L’agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) ha disposto il pagamento agli agricoltori di 81,5 milioni di euro di fondi della Politica agricola comune (PAC). Di questi, 65 milioni andranno a 6.000 aziende per il pagamento della Domanda Unica
2013 e 16,5 milioni a 2.550 aziende che hanno presentato domanda per lo sviluppo rurale. A darne notizia è il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, che in questo modo ha fermato il sit-in annunciato da Agrinsieme a Roma in segno
di protesta per il ritardo dei pagamenti e per la situazione attuale, di eccessiva burocrazia.
I fondi Pac sbloccati costituiscono un polmone di ossigeno vitale in questo momento: numerose aziende, anche del territorio, sono a rischio fallimento per il ritardo dei pagamenti e del sostegno al reddito. Alcune di queste aspettano, da tempo, oltre 150 mila euro.Soddisfazione da parte della CIA, parte del sistema di Agrinsieme, della trattativa portata a termine e dell’impegno espresso da parte del ministro Maurizio Martina.Nei prossimi giorni, comunque entro fine mese, saranno disposte nel dettaglio
le cifre da liquidare a ciascuna delle aziende coinvolte, che nel frattempo hanno affrontato le attività di controllo previste.
Agrinsieme ha annunciato la sospensione del sit-in dopo la promessa del ministro. Se le intenzioni non saranno mantenute, l’iniziativa sarà ripristinata, come affermato anche dal presidente provinciale CIA Alessandria, Gian Piero Ameglio:
“Se entro giugno, come promesso in sede ministeriale, non avverranno le liquidazioni dei fondi, faremo rete e andremo a Roma in manifestazione. La situazione è troppo critica e molte aziende contano sul contributo al reddito per
salvarsi dal fallimento”.Tra le richieste formulate da Agrinsieme ai tavoli romani: pubblica amministrazione più attenta ed efficiente, difesa della legalità, maggiore semplificazione burocratica.
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