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Ciao Rossana. Ti scrivo su questa testata, da questa redazione di cui sei stata direttrice, dopo di me, dal 2009 al 2011. Ti scrivo circondato da persone che ti hanno conosciuta, apprezzata, hanno lavorato con te, discusso con te, riso con te. Ti pensano tutti, in questo momento, e nessuno, devo dire, si è sorpreso del modo in cui te ne sei andata, in silenzio, riservata come al solito, senza far sapere troppo agli altri. Te ne sei andata circondata dall’affetto profondo della tua famiglia, a cui sei sempre stata fedele, al di là delle burrasche della vita. Ti penso io, tanto. Da quando ho avuto la notizia del tuo ‘viaggio verso il paradiso’, così come mi ha detto al telefono tuo marito Fabio, mi scorrono nella mente, velocissimi, i momenti intensi vissuti insieme, da colleghi, prima al ‘Piccolo’, poi a ‘Zapping’ e alla ‘Piazzetta’, testata quest’ultima ormai chiusa e da noi condivisa in modo totale e profondo, dal primo all’ultimo numero. Ti ricordo devota nella fede, elegante nel vestire, raffinata nei modi, gentile con gli altri, tenace nella vita, coinvolgente negli affetti, divertente in compagnia, comunque sempre generosa e pessimista, qualità e difetto dominanti del tuo ribollente carattere. Ti rivedo nei tuoi figli, Lavinia e Alberto, che ripropongono, di volta in volta, le tue facce, le tue espressioni, i tuoi gesti. Ripenso ai nostri discorsi, ai nostri battibecchi che saltavano dalla pronuncia francese al mondo degli zingari passando per la religione. Rivivo le cene, di redazione e private, in cui tu brillavi per la sapienza culinaria e la conoscenza del galateo, per l’allegria e la voglia di vivere. Penso alla tua sofferenza, a quanto è durata, a quanto è stata violenta, sempre così ben ‘mimetizzata’ dal tuo voler essere normale. Faccio tutte queste cose e mi commuovo. Ma poi guardo quel bellissimo regalo che mi avete fatto per i miei 50 anni, quella ‘finta prima pagina’ della Piazzetta, tutta dedicata a me, in cui mi descrivi così bene da svelare la tua infinita sensibilità. E rido. Rido perchè è bellissima e molto divertente. Grazie. Ciao Rossana. Da tutti noi.

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