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Un sogno si può realizzare; qualsiasi siano le condizioni di partenza. Quello che potrebbe sembrare solo un futile incoraggiamento per adolescenti in crisi; trova pieno riscontro nella realtà nella vicenda di Giusi Spagnolo; la 26enne affetta da sindrome di down che ha coronato il suo sogn più grande: laurearsi in Lettere per fare la maestra. Anche quando la vita ci sembra dura; lacronacaci mostra che la speranza è il motore più potente al mondo.

Quanti studenti“normali”rinunciano a proseguire il percorso universitario perchè si lasciano abbattere dagli ostacoli che si trovano davanti? Tanti; troppi. Eppure la storia di Giusi dovrebbe dare a tutti una marcia in più; una volontà maggiore di credere nei propri ideali e di portarli avanti fino alla realizzazione. Giusi ha raggiunto conquistato un 105 su 110 nel corso diBeni demoetnoantropologicidella facoltà di Lettere dell’Università di Palermo. Oltre alla soddisfazione del titolo conseguito; la giovane palermitana detiene anche il primato di prima ragazza down ad essere riuscita a laurearsi.

Ma Giusi non è il tipo da lasciarsi scoraggiare da un cromosoma in più: lo dimostra il fatto che in questi anni; oltre a studiare; ha lavorato come tutor nella scuola elmentare di Montegrappa; traendo materiale per la tesi che ha avuto come tema il ruolo del gioco nell’apprendimento e si è avvalsa della ricerca sul campo. Ovviamente il risultato finale è frutto di un lavoro costante nel tempo.“C’è dietro un lavoro di 26 anni– dice il padre; Bernardo Spagnolo -.Un lavoro che è cominciato in famiglia ed è proseguito a scuola. Siamo stati fortunati; abbiamo sempre incontrato professori disponibili e strutture adeguate. Anche all’Università; dove c’è il centro per la disabilità che ci ha dato un grande supporto. Grazie a questo lavoro di squadra; Giusi è riuscita a dimostrare che le persone con sindrome di Down possono accedere ad alti standard di studio. Lei è la prima donna in Italia. Speriamo non sia l’ultima”.

Per fortuna la scuola italiana non è solo quella che ha permesso cheun ragazzo down fosse escluso dalla gita scolasticaper volere della preside; ma anche quella che ha formato questa coraggiosa e imperterrita studentessa. Un traguardo storico che ha alle spalle anche tanta umanità e determinazione di superare anche i momenti duri che certamente ci saranno stati. La storia di Giusi è commovente quanto esemplare; perchè come lei ci sono tanti altri ragazzi down con dei sogni e delle capacità; ma lasciano perdere. Giusi ce l’ha fatta perchè non ha mai pensato di poter fallire e il risultato l’ha premiata. Non possiamo che fare nostro l’augurio di suo padre: che non sia l’ultima!


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