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Cuore fegato e reni. L’altra notte all’ospedale di Alessandria è stato eseguito un triplice prelievo dallo stesso donatore; un uomo di 46 anni; di Asti. Era stato trovato sul ciglio della strada alla periferia della sua città; con una grave ferita alla testa. Inizialmente è stata ipotizzata un’aggressione ma poi è stato accertato che probabilmente l’uomo ha inciampato o ha avuto un malore; e poi è caduto a terra e ha battuto la testa. E’ stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Alessandria ed è stata dichiarata la morte cerebrale. I parenti hanno dato il consenso per il prelievo degli organi. In caso di morte cerebrale; il cuore continua a battere perché mantenuto da respiratori automatici – spiegano i medici – e la pressione del sangue e gli altri parametri vitali sono sostenuti da farmaci e macchinari. La persona è considerata clinicamente morta perché muore il cervello ma gli organi continuano a ricevere ossigeno e nutrimento quindi sono vitali. I professionisti dell’ospedale ringraziano i familiari per la scelta fatta che consentirà ad altre quattro persone di tornare a condurre una vita normale.

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