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Riceviamo e pubblichiamo un articolo-proposta di Luigi Barberis sulla situazione dei precari negli asili nido.

I risultati di 10 anni di amministrazioni comunali inefficienti sono sotto gli occhi di tutti: sono state effettuate assunzioni inutili; soprattutto in alcune municipalizzate; ma non sono state stabilizzate persone in un settore importantissimo per la vita umana; quello della assistenza educativa dei bambini.

Allo stato attuale la stabilizzazione dei 71 precari si presenta come irrealizzabile; tenuto conto che il Comune di Alessandria non ha rispettato il patto di stabilità e il dissesto finanziario si prospetta come imminente.

Una soluzione temporanea potrebbe essere la proroga dei contratti in essere per altri 6 mesi: in questo periodo di tempo dovrebbero essere valutate le strade percorribili dal punto di vista giuridico; mirando naturalmente a garantire la continuità educativa.

Le opzioni possono essere due: strutturare i 71 precari all’interno dell’ASPAL oppure alle dipendenze del CISSACA; nella sua veste futura di Unione di Comuni.

Personalmente ritengo preferibile la seconda alternativa: il nuovo CISSACA; in aggiunta alle competenze proprie; potrebbe gestire i nidi; le scuole dell’infanzia ed i servizi collegati alle scuole dell’obbligo; lo svolgimento di una pluralità di funzioni può rappresentare un’interessante potenzialità.

Ciò consentirebbe ai precari di continuare ad espletare il loro prezioso servizio e di ottenere la trasformazione del rapporto a tempo indeterminato; auspicabilmente nel 2013.

Io credo però che sia necessario il coinvolgimento nel settore di altri enti e istituzioni private in grado di fornire un apporto economico: non sarebbe una brutta idea se qualche banca locale seguisse l’esempio della Banca Alpi Marittime; che ha emesso obbligazioni etiche per salvare una casa di riposo a Dogliani.

L’obbligazione etica ha due caratteristiche importanti: è un buon investimento ed è anche un concreto impegno sociale; i cittadini di Alessandria e le aziende potrebbero sottoscriverle destinando una parte degli interessi a progetti socio-educativi.

Il tipo di obbligazione emesso dalla BAM è il seguente: durata 6 anni; con cedola semestrale ad un tasso fisso lordo del 4%; netto 3;5%; con lo 0;15% da destinare alla casa di riposo.

Il risparmiatore percepirebbe quindi un 3;35% netto.

La banca rilascerebbe la certificazione fiscale per la detrazione dell’importo devoluto da inserire nella dichiarazione dei redditi.

Sono convinto che gli alessandrini non si tirerebbero indietro……aiutando i precari aiutiamo anche i bambini e quindi garantiamo alla città una crescita armoniosa.


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