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Si è svolta oggi pomeriggio la prima seduta del Consiglio Comunale di Alessandria dopo la pausa estiva. Sulla balconata erano presenti delegazioni di lavoratrici precarie del reparto scuola, che ancora una volta hanno presenziato alla seduta del Consiglio Comunale per far valere le proprie ragione e difendere la loro continuità lavorativa. Particolarmente vivace la protesta delle tesserate Usb, che hanno lanciato in sala coriandoli, areoplanini di carta, e volantini sui quali si trovava riportata la frase ‘festeggiamo il Carnevale di PD e Cgil, giù le maschere, chiacchiere e bugie per tutti!’.
Roberto Sarti della Lega Nord ha preso la parola per primo, chiedendo al presidente Mazzoni di cambiare l’ordine del giorno per discutere della situazione lavorativa di cuoche ed educatrici presenti.  La proposta è stata però respinta e, conseguentemente, i gruppi di minoranza di Pdl , Lega Nord e gruppo misto hanno deciso di abbandonare l’aula in segno di protesta. Angelo Malerba del M5S, unico gruppo a non aver abbandonato l’aula, ha quindi rivolto un’interpellanza all’assessore Falleti riguardo la salvaguardia dei livelli occupazionali in Aspal, il quale ha risposto che ‘il diritto al lavoro è riconosciuto da tutti e tutelato dall’amministrazione comunale’. Malerba  si è detto insoddisfatto della risposta ricevuta in quanto ‘vaga ed allusiva’. Il consigliere Cattaneo dell’Idv è intervenuto sull’argomento prima rivolgendosi alla maggioranza bollando come strumentale la decisione di abbandonare l’aula, per poi bacchettare i suoi colleghi di maggioranza invitandoli a ‘smettere di fare melina e dare risposte che dicono tutto e non dicono niente, occorre prendere posizioni definite’. Interviene per ultima Rita Rossa: ‘Non vogliamo sottrarci al confronto e alle critiche, ma se ci fosse un commissario i servizi sarebbero stati chiusi in quanto definiti non indispensabili dalle norme sul dissesto. Stiamo facendo il massimo per garantire il maggior numero di posti di lavoro’.

Terminato il dibattito sulla questione occupazionale, il Consiglio ha cominciato ad occuparsi dell’ordine del giorno. Di Filippo del M5S ha presentato quindi la sua mozione (leggibile per intero nelle immagini a fondo pagina) che ha come oggetto l’istituzione del registro delle dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitario, ovvero il cosiddetto testamento biologico. Durante il dibattito sulla mozione, è intervenuto il consigliere del PD Berta che, rivolgendosi a chi muove critiche sull’argomento, ha ribadito il concetto di possibilità e non di obbligo di compilare il proprio testamento biologico. Berta ha quindi proseguito raccontando la sua esperienza vissuta in prima persona: ‘Per molto tempo mi sono ritrovato dalla parte del paziente, in un momento in cui non ero in grado di esprimere la mia volontà. Invito tutti a provare a stare distesi nel letto, immobili, e cronometrare per quanto tempo riuscite a stare senza potervi muovere. Invito tutti a fare questa riflessione, ognuno è libero di dare o non dare il proprio consenso’.
Anche Rita Rossa, come il resto della maggioranza, si è trovata d’accordo sulla mozione, aggiungendo che ‘gli enti locali possono essere dei sprono e hanno un ruolo propositivo sull’argomento, occorre però una cornice legislativa adeguata in modo che ci sia l’esegibilità di questi diritti’.
La mozione è stata approvata ad una unanimità con 20 voti favorevoli. I lavori si sono conclusi con l’approvazione di una mozione dell’assessore Gotta volta ad affidare i servizi di assistenza educativa scolastica (AES) al CISSACA. Anche quest’ultima mozione è stata approvata.

 

Per leggere il testo della mozione per intero, fare click sull’immagine e poi su Ctrl + per ingrandirla.
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