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Indietro tutta sul nucleare. Il governo ha deciso di fermare il programma di realizzazione delle centrali e ha inserito nella moratoria gi prevista nel decreto legge Omnibus all’esame del Senato l’abrogazione di tutte le norme previste per la realizzazione degli impianti nucleari nel Paese. La decisione dovrebbe portare al superamento del referendum sul ritorno all’atomo in calendario il 12-13 giugno. Pochi minuti prima della diffusione della notizia del stop alla costruzione delle centrali; il ministro dell’Economia Giulio Tremonti intervenendo al Parlamento di Bruxelles tornato a dire che quanto avvenuto a Fukushima (non si tratta solo un banale incidente tecnico) assume una dimensione assai rilevante in cifra storica e necessita di una riflessione economica e non solo. Un piano per le energie alternative rinnovabili da mettere subito in campo potrebbe avere un finanziamento con Eurobond. L’idea che Tremonti ha portato a Bruxelles quella di un grande progetto europeo per le fonti rinnovabili e la ricerca di energie alternative. Tremonti ha dunque rilanciato l’idea di calcolare i costi futuri che deriveranno dallo smantellamento delle vecchie centrali nucleari e la loro messa in sicurezza; per avere un’idea pi chiara dell’impatto sulle casse dello Stato. Fuori dal coro Stefania Prestigiacomo; ministro dell’ambiente; che sostiene la necessit di portare avanti la ricerca sul nucleare. Il segretario del Pd Bersani rivendica come una vittoria dell’opposizione la decisione del governo di rinunciare alla costruzione delle centrali nucleari. Secondo i Verdi; per; il governo non ha cambiato idea sul nucleare. Lo stop non per convinzione; ma per paura e necessit: paura di perdere le elezioni amministrative e di venire travolto dal referendum del 12 e 13 giugno che avrebbero portato anche alla completa abrogazione della legge sul legittimo impedimento; ha dichiarato il presidente nazionale dei Verdi; Angelo Bonelli. L’ennesima truffa del governo agli italiani: cos il leader di IdV Antonio Di Pietro; in una conferenza stampa a Montecitorio; ha definito l’emendamento inserito dall’Esecutivo nella moratoria al nucleare prevista nel decreto legge omnibus all’esame del Senato. Se il governo – ha spiegato Di Pietro – avesse deciso di rinunciare al nucleare non potremmo che essere felici. Invece con questo emendamento si dice soltanto che si posticipa l’individuazione delle localit in cui realizzare le centrali. Non giochiamo a fare i furbi. evidente – ha proseguito – che l’esecutivo ha capito che la partita referendaria persa e la vuole far finire prima del tempo. A Queste condizioni noi non ci stiamo – ha proseguito Di Pietro – Siamo disposti a chiudere la partita solo se con una legge abrogativa si dir chiaramente che si rinuncia al nucleare come piano di acquisizione energetica.

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