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Ancora forti disaccordi a Novi Ligure tra alcuni esponenti dell’opposizione – nel particolare il gruppo M5S e la consigliera Maria Rosa Porta – e la Giunta Comunale. A scatenare la discussione, durante la seduta consigliare di ieri sera lunedì 8 maggio,  questa volta è stata una delle due variazioni di bilancio all’ordine del giorno e nello specifico la seconda, già approvata dalla Giunta Comunale il 28 aprile scorso e necessaria al fine di trasferire gran parte delle classi ospitate dall’Istituto Oneto presso le Scuole Martiri della Benedicta.

La tanto discussa variazione prevede uno stanziamento di 123 mila euro necessari a finanziare l’aula aggiuntiva delle Scuole Martiri in tempo per la ripresa dell’attività scolastica prevista nel mese di settembre, questione che ha creato preoccupazione sui tempi di realizzazione non solo in Comune, ma anche e soprattutto ai genitori degli alunni delle scuole Oneto e Martiri, i quali già avevano chiesto maggior chiarezza a riguardo durante la seduta congiunta di commissione a cui avevano partecipato il 19 aprile.  Per stringere al minimo i tempi, la giunta ha deciso di prendere la strada dell’applicazione di avanzo presunto, una soluzione finora non ancora adoperata ma che può essere sfruttata in caso di urgenza. Avendo già approvato il conto consuntivo relativo al 2016, come spiegato dall’Assessore al Bilancio Simone Tedeschi, la variazione è stata da subito applicabile e utilizzabile tanto da permettere all’ufficio tecnico di avviare l’iter d’individuazione degli operatori economici interessati alla realizzazione dell’opera, con scadenza fissata al 15 maggio.

Una soluzione rapida e funzionale che nonostante ciò ha destato grande perplessità nella consigliera Porta e nei consiglieri pentastellati, soprattutto riguardo la motivazione d’urgenza indicata nella proposta di deliberazione dall’ing. Ravera, il quale ha dichiarato una parziale inagibilità del plesso scolastico Oneto “ritenuto non più idoneo ad ospitare l’attività didattica”. Un’urgenza che secondo gli oppositori non è così rilevante da chiedere una variazione di bilancio poiché “A seguito dei sopralluoghi all’Oneto a cui anche noi consiglieri abbiamo partecipato dopo Natale”- ha spiegato la consigliera Porta – “ il quadro della situazione non era di una scuola disastrata ma che ha solo bisogno di alcune manutenzioni”. In aggiunta il consiglieri del gruppo M5S hanno richiesto una relazione tecnica che legittimi la dichiarazione e i dettagli che giustifichino la spesa di 123.000 euro per i lavori di ampliamento.

“Il progetto dell’aula è stato realizzato dall’ufficio tecnico e al più presto manderemo una documentazione con tutti i dettagli ai consiglieri” – ha spiegato il Sindaco Muliere – “Per quanto riguarda la motivazione è noto a tutti che ormai da tempo una parte della scuola è inutilizzata perché inagibile e penso che ci si riferisca a questo nella delibera. Se volete chiederemo maggiori chiarimenti al dirigente ma nessuno di noi è così irresponsabile da mandare dei bambini in una scuola totalmente inagibile. Inoltre finora è sempre stato messa in secondo piano una questione importante e cioè che dal ricavato della vendita della farmacia investiremo 1 milione di euro per le scuole di questa città e con questo dimostriamo quanta sia la nostra attenzione per gli edifici scolastici della città.”

Le dichiarazioni fatte da parte dell’opposizione hanno impazientito in particolar modo l’Assessore ai Lavori Pubblici Felicia Broda, la quale ha ricordato l’impegno che la Giunta ha messo nelle indagini strutturali fatte con le migliori tecnologie alle scuole di recente e che quest’ultime verranno prese in considerazione durante la commissione di giovedì.

I dubbi però sono rimasti sia tra l’opposizione –tanto da portare i Consiglieri pentastellati e la consigliera Porta alla decisione di abbandonare l’aula al momento del voto- sia tra i genitori, i quali continuano innanzitutto a chiedersi quale sarà  il futuro dell’Oneto e a denunciare mancanze anche nelle scuole Martiri, come l’assenza di appendiabiti nelle classi e un vetro rotto, segnalato già da tempo e non ancora cambiato che l’amministrazione ha assicurato di aver già ordinato.

Federica Riccardi

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