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Che i cani si ammalino sempre più frequentemente di malattie tipiche della razza umana, come diabete, tumori, artrite e varie altre patologie di natura autoimmune, causate da più o meno gravi forme di intolleranze alimentari, è un triste ma oggettivo dato di fatto. Succede da quando anche a loro, come facciamo spesso con noi stessi, serviamo cibo spazzatura. Magari non tenendo conto che, alcune crocchette o alcuni snack che acquistiamo lasciandoci incantare da etichette “musicali”, sono ancor più spazzatura di quanto si possa immaginare. Non è una novità, infatti, che il settore della nutrizione dei cani, ma di tutti gli animali più in generale, sfugga a qualsivoglia regola e controllo in quasi tutti i paesi del mondo. E non è una novità che gran parte dei padroni di cani, quasi non si rende conto di cosa fa ingurgitare al povero animale che ospita in casa. Eppure, tanto per fare un piccolo esempio, non dovrebbe essere difficile prendere atto del fatto che quel “simpaticone con le zanne” è carnivoro e che, di conseguenza, i cereali sono mangimi per galline e volatili.

Pericolo micotossine:
Nonostante la crisi, il settore mangimi e accessori per cani continua a crescere. Un business estremamente allettante per gli industriali come anche per il settore della ricerca scientifica, il cui fatturato complessivo in Italia supera il valore di 1,8
miliardi di euro. Nel Belpaese, 14 milioni di italiani hanno animali da compagnia in casa. Un interesse che, di certo, non può sfuggire al mercato e di riflesso ai suoi meccanismi di vendita come il marketing e i canali principali che lo creano come gli
allevamenti o i veterinari. Anne Leszkovicz, docente di ingegneria chimica all’università di Tolosa, ha analizzato i cibi utilizzati da alcuni allevatori di animali di razza che hanno visto morire i loro cuccioli senza un apparente motivo. La ricercatrice che ha analizzato tra i 50 e i 100 prodotti industriali per cani e gatti, ha evidenziato che almeno un quarto di questi aveva livelli preoccupanti di micotossine, che “possono generare i tumori. L’aflatossina colpisce il fegato, l’ocratossina i reni, la fumonisina l’apparato digerente… Il cane è l’animale più sensibile all’ocratossina che può indurre il tumore al rene”, ha detto alle telecamere della trasmissione Report di Milena Gabanelli.

Il cane e la natura:
Curare il proprio cane prevalentemente con rimedi naturali è un gesto di grande amore e rispetto. Il ricorso a medicinali moderni è troppo spesso dannoso e non necessario. L’uso dei rimedi naturali aiuta a superare efficacemente diverse patologie: dalle ferite alle punture d’insetto, dall’obesità all’artrite… Altrettanto importante, però, è prendersi cura della loro alimentazione, della loro attività fisica, dell’ambiente in cui vivono e di tutti i loro bisogni in relazione alla razza. Tutelando
realmente il benessere dei nostri animali riconosceremo loro, in modo concreto, un ruolo e un habitat, amandoli a tutti gli effetti. Non rappresenta l’eccezionalità il fatto che il cane trattato come natura comanda è in grado di vivere bene e più della
media attuale. Purtroppo, è sempre più un’eccezione vedere cani trattati da cani. A ciò, si aggiunga più inquinamento, pipette e collari antipulci tutto l’anno, vaccini sempre più aggressivi, prodotti poco genuini e un’acqua più contaminata che mai.
Questi fattori hanno un peso specifico sullo stato di salute delle nostre bestiole.

Perché questo libro:
Due anni di ricerche hanno portato alla realizzazione di “NaturalMente Cani”, una autorevole enciclopedia della prevenzione e delle cure naturali per gli amici a quattro zampe, con 108 erbe selezionate e schedate e 108 rimedi tra i più efficaci della fitoterapia e dell’omeopatia. Un libro di 206 pagine (acquistabile solo su Amazon al costo di 18,48 euro comprese spese di spedizione) o un ebook di 298 pagine (acquistabile in tutte le librerie on line del mondo al prezzo di 5,99 euro in formato epub per Android e iTunes o mobi per Kindle) distribuito nelle librerie online di tutto il mondo da StreetLib. Non un dispetto alle case farmaceutiche o a certi veterinari, che nella vita hanno sbagliato tutto, a cominciare dalla professione scelta. Oltre ad un’autorevole fonte di informazioni verificate, rappresenta un amico esperto da consultare per avere un’idea su come impostare una dieta regolare, sana e nutriente, come dovrebbe essere quella di un animale carnivoro. Questo volume è un amico da sfogliare quando si ha bisogno di mettere in atto periodiche forme di detossicazione e per conoscere eventuali rimedi da usare per prevenire e per integrare, ma anche per curare. Rappresenta il block notes in cui sono annotati i più efficaci rimedi fitoterapici e omeopatici, oltre agli integratori naturali da somministrare alcuni con una certa regolarità e altri all’occorrenza.

Fonti di prima scelta:
Per realizzare quest’opera, oltre alla consultazione dei principali testi scientifici, è stato necessario incrociare per mesi i suggerimenti di molti veterinari, tradizionali, omeopati e olistici, con quelli di alcuni allevatori e di semplici proprietari con alle
spalle tante storie di successo. I primi sette capitoli sono la guida che consente di imboccare il percorso da seguire per raggiungere il buon equilibrio nutrizionale per i cani che vivono con noi. Dall’importanza dell’alimentazione e della qualità dei cibi a cosa si può mangiare e cosa no, dalla disintossicazione ai consigli degli esperti per prevenire il cancro, passando per i valori nutrizionali. Gli ultimi due capitoli sono il cuore di questa enciclopedia della salute: fitoterapia e omeopatia. Oltre cento
piante lasciano al lettore attento la facoltà di scegliere, sapendo che i consigli non sostituiscono in nessun caso la diagnosi e la ricetta dello specialista. Aiutiamo le nostre bestiole con l’assenzio, l’achillea, l’anice verde, l’aneto, l’aglio, il biancospino,
la borragine, la consolida maggiore, la cicoria, il finocchio selvatico, l’issopo, il fieno greco, il marrubio. E ancora, con la melissa, il centocchio, l’origano, il rosmarino, il timo, la verbena, il tanaceto, la canapa, il gingko biloba, il ginseng, il cardo mariano e molto altro ancora.

L’origine dei mali:
Purtroppo, molti specialisti continuano a curare il sintomo e non la causa e quando ritengono di poter risolvere il problema, spesso lo fanno in modo decisamente invasivo e traumatico. Hanno fatto una scelta, quella di credere in una sola forma di medicina. Quella degli effetti collaterali. Certo, in alcuni casi non ci sono alternative, specialmente quando si interviene tardi, i farmaci di sintesi o la chirurgia diventano necessari. Ma in tanti altri casi si può aiutare la nostra bestiola con rimedi naturali. Come l’arnica al posto dell’abusato cortisone, giusto per dirne una. Ma soprattutto, si può e si deve fare prevenzione. Un’efficace prevenzione. Questo volume si inserisce umilmente e discretamente tra proprietario, cane e veterinario. Tra coscienza e scienza. “NaturalMente Cani” è figlio di diverse combinazioni, tra queste la consapevolezza che tanti veterinari, troppi, fa comodo che le erbe si vendano e si usino il meno possibile. Non a caso, la documentazione esistente in materia di cure naturali per cani è carente, se si escludono i testi scientifici scritti rigorosamente in “medichese”, che non invogliano assolutamente la lettura di massa, o i libri in lingua straniera.

Note sull’autore:
Marco Cariati nasce nel 1974 a Cosenza. Le sue passioni principali, oltre al sogno del giornalismo, sono i motori e gli animali in genere. I cani in particolare. Da ragazzo è coinvolto in iniziative scolastiche finalizzate alla comunicazione. Sin dall’inizio dell’università inizia a collaborare con diversi quotidiani locali come “Il Quotidiano della Calabria”, “La Provincia Cosentina”, “Il Domani della Calabria”.
Dopo una parentesi di cinque anni alla direzione di un mensile sportivo calabrese, “Calabria Motori”, approda al giornalismo professionistico nazionale, all’interno della redazione di periodici specializzati, quali “TuttoRally”, “Grace classic & sport cars” e “I mezzi Agricoli” e nel tempo libero porta avanti le sue ricerche sulla medicina naturale. È autore di inchieste, dossier e reportage di rilievo nazionale, oltre che del blog “L’ora zero”.

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