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Dopo la discussione e l’approvazione del Rendiconto ordinario 2013 del Comune di Alessandria, si era reso necessario conoscere più nel dettaglio la situazione della gestione straordinaria.
Coerenti con una linea di trasparenza che ci è propria, appena dopo la votazione di quel rendiconto, abbiamo chiesto al Presidente della Commissione Bilancio di convocarne una in seduta straordinaria per l’audizione dei commissari Liquidatori dell’Organismo Straordinario di Liquidazione (O.S.L.). Con questo, abbiamo inteso ribadire l’obiettivo di giungere ad un quadro preciso e puntuale della situazione dei rimborsi in corso, facendo una chiara luce su di essi, al di là delle voci di corridoio che si inseguono all’interno di Palazzo Rosso. In sede di Commissione, i Commissari dell’O.S.L. hanno esposto in modo dettagliato lo stato dell’arte di quanto in essere.

La dichiarazione “E’ un momento di grande gioia e soddisfazione per noi, possiamo dire, finalmente, che la Città chiude i conti con il dissesto e riparte”, pronunciata dal nostro Sindaco all’indomani dell’approvazione del Decreto 66 che prevede fondi a prestito per i comuni dissestati, è stata quantomeno improvvida.
Al momento, l’unico provvedimento emesso dall’O.S.L. per l’avvio delle proposte di transazione, riguarda i primi undici creditori del Comune, come affermato pochi giorni fa dal Presidente Dott. Zaccone (si tratta solo del 40% del credito totale, per ulteriori dettagli tecnici sulla massa passiva si rimanda all’allegato).

Di questi undici creditori, otto hanno accettato la transazione, si tratta di una somma complessiva pari a circa 30/40 mila euro (su di un totale da pagare pari a 92,7 milioni); tre non hanno ancora preso una decisione. Attenzione, per capirci, tra i creditori in sospeso troviamo il CISSACA che, a fronte di un credito richiesto di 8,3 milioni, dovrebbe accontentarsi di soli 3,4 milioni. Quindi, stando alle affermazioni della Prof.ssa Rita Rossa, questo sarebbe il forte segnale di inizio di chiusura del dissesto?
A nostra precisa domanda “che cosa succederà a chi non vorrà accettare la transazione?”, la risposta è stata: “non si sa, in base alle vecchie e nuove norme del citato decreto, come funzionerà il sistema; abbiamo la necessità di un confronto col Ministero sul punto in oggetto”.

Invitiamo chi ci sta leggendo a ricordare, ancora una volta, che i debiti maturati entro il 2011 e dopo, sono comunque da pagare da parte del Comune, la differenza è solo che sono amministrati in modo separato; in pratica, il Comune di Alessandria è amministrato da due Organismi, uno ordinario (Sindaco, Giunta e Consiglio) per il periodo dall’1.1.2012 in avanti ed uno straordinario (O.S.L.) per il periodo sino al 31.12.2011.

Rispetto ai fondi necessari per pagare i debiti del dissesto, i Commissari hanno ammesso che dei vecchi crediti si riuscirà a incassare realmente poco o niente (quindi, probabilmente, i 125 milioni che ci si aspettava di ricevere, andranno in gran parte persi. Speriamo non tutti).

Tra le altre informazioni acquisite in questa Commissione, abbiamo appreso che, in base alle previsioni ex art. 33 D.L- 66/2014 (fondi per comuni dissestati), il 10 luglio scorso il Ministero ha chiesto al Comune alessandrino quale fosse la somma necessaria per offrire le transazioni ai creditori del dissesto.
Il Comune, con solerzia, ha risposto che servirebbero 77,6 milioni circa. Purtroppo non possiamo che constatare che non esiste ancora il Decreto Ministeriale che deve determinare le regole e il quantum che spetterebbe ad ogni comune dissestato, precisando che si tratta comunque di un prestito da restituire con interessi ventennali!

Tenuti in considerazione tutti questi aspetti, se il finanziamento erogato dal Ministero dovesse soddisfare tutti i 77,6 milioni richiesti, la rata di rimborso del mutuo a carico del Comune ammonterebbe a circa 4,5 milioni all’anno, tra capitale e interessi. Considerato che tutte le aliquote delle imposte e delle tasse nazionali e comunali applicate in Alessandria sono al massimo consentito, il nuovo debito contratto per pagarne uno vecchio, non potrà che essere sopportato andando a deprimere la quantità e la qualità dei servizi erogati dall’Amministrazione.
Tenuto conto della situazione esposta, non ci sembrano sostenibili, nè credibili, le dichiarazioni del Sindaco Rossa e dei suoi Assessori circa il “tutto va bene”…”…a settembre apriremo questo e quest’altro servizio…”!

Di tutto questo, dobbiamo ringraziare le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi 20 anni alla guida del Comune di Alessandria che, qualunque sia stato il loro colore, hanno creato debiti per centinaia di milioni e perso crediti per centoventicinque a causa della loro incuria nel riscuoterli, incuria che prosegue tuttora, nonostante i continui solleciti del M5S.

Il risultato? Uno solo: per i prossimi vent’anni in Alessandria si tirerà sempre di più la cinghia.

 

 

 

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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