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Sulle questioni importanti l’Amministrazione Comunale sta lavorando da tempo.
Alcuni problemi sono già stati risolti, come il raggiungimento del pareggio di bilancio (che ora va mantenuto) e altri lo saranno entro l’anno, come il PISU, il ponte Meier e in parte l’asfaltatura delle strade. Occorre però non dimenticare i problemi minori esistenti da molti anni perchè a volte i dettagli fanno la differenza.
Tutte le città che rappresentano un modello di cultura e rispetto per l’ambiente, non solo all’estero ma anche nel nostro paese, si sono dotate da tempo di un piano di mobilità del traffico per ridurre l’inquinamento, e come forma di rispetto per pedoni e ciclisti che prevede una zona ZTL funzionale a questi obiettivi.
Nell’attesa che anche nella nostra città venga finalmente realizzato, come ancora recentemente annunciato dall’Assessore Ferralasco, vale la pena evidenziare alcune situazioni che presentano problemi facilmente risolvibili senza particolari costi.
Come risaputo quasi tutte le vie del centro di Alessandria sono ormai diventate dominio indisturbato delle auto, inoltre i marciapiedi sono normalmente mal tracciati, privi di protezioni e regolarmente invasi dalle auto parcheggiate.
Ma vi sono delle vie in cui i marciapiedi proprio non esistono, un esempio per tutti è via san Baudolino, ma anche via Bologna: su un lato le auto, sull’altro… il nulla, ma in vie strettissime dove non resta spazio per il passaggio pedonale.
In più di un’occasione passando in quelle strade capita di assistere a scene di pedoni che si appiattiscono contro il muro per lasciar passare un’auto o mamme con carrozzina che si affrettavano a scansarsi o persone diversamente abili costrette a transitare sulla strada.
Ma due casi sono particolarmente “strani”, perché è curioso chiedersi a cosa stava pensando il tecnico comunale incaricato quando ha dato disposizione di tracciare le linee blu e collocare i cartelli del parcheggio a pagamento su entrambi i lati della strada. Forse pensava che i pedoni fossero estinti?
Le strade in questione sono Via Verona nell’ultimo tratto di fianco alla Scuola Bovio e Via Morbelli nel tratto compreso tra Piazzetta Bini e lo spalto Borgoglio.
E c’è, un’aggravante: in entrambi i casi su quei tratti di strada si affacciano gli accessi, in Via Verona di una ludoteca e di una palestra e in Via Morbelli, dell’Istituto Fermi e la situazione si complica ulteriormente quando nevica. Ma si sa… nella nostra città il primo pensiero da sempre o quasi va alle auto.
Alessandria è il Regno dell’Automobile, il suo Paese della Cuccagna dove l’Auto (con la A maiuscola) regna, padrona assoluta ed indisturbata e ovviamente chi dovrebbe essere preposto al controllo del traffico non vigila più… .
Ogni ulteriore commento è superfluo perché la pericolosità di queste scelte è palese… così come la superficialità di chi ha disposto quei parcheggi.
Occorre tenere presente che per i cittadini sono anche certi dettagli a fare la differenza e la sicurezza dei pedoni non è certo un dettaglio da poco.
In tal senso va fatta una verifica accurata di tutte le zone in centro città, nella quali sia palese la difficoltà (se non addirittura l’impossibilità) del passaggio pedonale e se ne definiscano i rimedi in tempi brevi, la sicurezza dei cittadini non può aspettare oltre.
Se non vogliamo dire “cari pedoni cambiate strada”, anche questi problemi vanno risolti e, tra l’altro, con costi minimi… basta decidere di volersene occupare.
Pier Carlo Lava

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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