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Sabato verrà inaugurato un nuovo mercato di Campagna Amica, dopo Novi Ligure, sarà la volta di Arquata Scrivia, nella piazza centrale.

La terra novese si arricchisce, dunque, dell’offerta dei prodotti a km.0 per venire incontro alle esigenze e alle richieste dei consumatori, sempre più attenti a ciò che acquistano e portano ogni giorno in tavola.

“Siamo soddisfatti del bilancio della prima giornata di mercato a Novi Ligure, una piazza importante per raggiungere un numero sempre maggiore di cittadini che scelgono acquisti consapevoli e ‘rintracciabili’. – affermano il presidente e il direttore di Coldiretti AlessandriaRoberto Paravidino e Simone Moroni – Ogni nuovo mercato rappresenta una sfida che noi accogliamo volentieri perché quando si parla di qualità, sicurezza e stagionalità Coldiretti non che essere in prima linea. L’obiettivo è quello di diventare un nuovo ed efficace strumento per combattere il carovita e rientrare così nel più ampio panorama delle iniziative per promuovere i prodotti locali, fornendo strumenti utili e pratici per favorire un acquisto critico e consapevole, favorendo un “ruolo attivo” del consumatore ed infine sviluppare una cultura alimentare che affonda le proprie radici nel territorio di appartenenza”.

Piacciono i mercati degli agricoltori e piacciono le Botteghe di Campagna Amica: l’esempio è dato dai numeri. Infatti, in controtendenza rispetto all’andamento generale dei consumi aumenta la spesa nei mercati degli agricoltori che sono l’unica forma di vendita organizzata che cresce nell’alimentare facendo emergere tre chiare linee di tendenza come la ricerca della combinazione ottimale tra qualità, sicurezza e prezzo, la percezione della responsabilità sociale ed ambientale che ha ogni atto di acquisto e il rapporto tra il cibo ed il territorio.

Il mercato si terrà ogni sabato ed è stato reso possibile grazie alla collaborazione messa in atto con l’amministrazione comunale di Arquata Scrivia: ogni sabato si potranno trovare si potranno trovare miele, vino, formaggi, salumi, ortofrutta, marmellate, conserve, insieme a fiori, piante officinali e aromatiche.

“Vogliamo dimostrare, – continuano Paravidino e Moroni – in maniera oggettiva e incontrovertibile, che consumare prodotti locali significa migliorare la vita di chi li consuma e di chi li produce, significa incentivare i sistemi locali di produzione, creare lavoro, distribuire ricchezza, conservare le giuste tradizioni, creare sicurezza alimentare”.

Le prospettive di crescita per la vendita diretta sono positive grazie al progetto della Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana: “Cresce – concludono Paravidino e Moroni – l’apprezzamento verso questo genere di iniziative e il riconoscimento della qualità dei prodotti a km.0, momenti importanti di gratificazione e di grande soddisfazione, per questo ci stiamo impegnando a far crescere i mercati e stiamo pensando a nuove forme di pubblicità e anche al coinvolgimento diretto di diverse realtà territoriali”.

 

 

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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