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Prosegue il confronto sul piano rifiuti

Continua il confronto sul piano regionale rifiuti. Nella seduta di martedì 12 aprile l’Assemblea regionale ha discusso trenta emendamenti al Piano di gestione dei rifiuti urbani e dei fanghi di depurazione 2012-2020.

Il dibattito ha visto la presentazione di diverse proposte di modifica da parte del Movimento 5 Stelle e di Forza Italia: rischio per i lavoratori esposti a sostanze tossiche, innalzamento della percentuale di differenziata e di riciclaggio al 2020, riduzione progressiva dei rifiuti smaltibili in discarica e intese per utilizzo impianti al fine di raggiungere l’autosufficienza regionale.

Negli emendamenti si è anche proposto di irrogare sanzioni ai Comuni inadempienti e non virtuosi nell’applicazione delle linee guida. Questo anche in relazione a “obiettivi sfidanti” in ragione delle diverse realtà territoriali da omogeneizzare verso comportamenti virtuosi.

La proposta di deliberazione, la cui discussione in Consiglio regionale è cominciata nella seduta dell’8 marzo, si propone – tra gli obbiettivi – di raggiungere il 65% di raccolta differenziata in ogni ambito territoriale e il 50% del tasso di riciclaggio complessivo oltre a una sensibile riduzione della produzione di rifiuti entro il 2020.

Le novità della norma sono diverse e consentiranno – se approvate – di raggiungere tutti gli obiettivi espressi dalla disciplina nazionale e comunitaria, che negli ultimi anni si è evoluta al punto di trasformare la gestione dei rifiuti in uno strumento di natura economica ed ambientale, nel solco tracciato dal legislatore europeo.

Per i rifiuti residuali non riciclabili, stimati al 2020 complessivamente pari a 671mila tonnellate, il piano prevede la loro valorizzazione energetica o direttamente nel termovalorizzatore di Torino (346mila tonnellate) o prevista produzione di combustibile solido secondario (96mila tonnellate) da inviare in parte al cementificio di Robilante e in parte in impianti fuori regioni.

Prima della votazione finale del provvedimento rimangono ancora da discutere quaranta emendamenti, che verranno esaminati nella seduta di giovedì 14 aprile.

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