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L’inquinamento da PM10 è come un killer silenzioso che agisce nell’ombra e colpisce molte persone in particolare anziani, bambini e chi ha problemi all’apparato cardiocircolatorio, mietendo più vittime di quanto si possa comunemente pensare.
Le pubbliche amministrazioni a livello locale si comportano in modo diverso, ad esempio c’e ne sono alcune che prendono provvedimenti finalizzati a tutelare la salute dei cittadini e altre che invece tendono a sottovalutare il problema e non fanno nulla o molto poco per cercare di risolverlo o quantomeno di ridurne la gravità.
Anche i commercianti di alcune città temendo che eventuali provvedimenti, come ad esempio la creazione delle zone ZTL o altro danneggino la propria attività, solitamente sono in prima fila per opporsi alle iniziative che a volte vengono ventilate in merito.
Una preoccupazione apparentemente comprensibile, ma è un errore di valutazione da parte degli stessi che si paga nel tempo, dato che non tiene conto che ci sono città dove da anni esistono zone a traffico limitato, nelle quali i commercianti da quando sono state realizzate hanno addirittura tratto dei vantaggi.
L’Oms ha definito da tempo che l’inquinamento è la prima causa di tumore nell’uomo, una notizia sconvolgente ma che corrisponde a dati di fatto, visto che è ormai comprovato che l’inquinamento uccide, incide negativamente sulla vita di tutti noi, oltre a rappresentare un costo elevato per il sistema sanitario nazionale. Con il tempo questa situazione non può che ulteriormente aggravarsi e a questo proposito Oms e Onu hanno sottolineato che nel mondo una morte su otto è dovuta all’inquinamento.
Nell’aria e nelle acque è stato registrato un vero record di sostanze inquinanti. Come ricorda Maria Neira, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’OMS “L’inquinamento atmosferico nel 2012 è stato responsabile per 7 milioni di morti, uno su 8 di tutti i decessi a livello mondiale”.
Presto arriverà l’autunno e poi l’inverno, il periodo dell’anno nel quale si corrono i maggiori rischi per l’inquinamento da PM10, perciò alla luce dei problemi sopra esposti sorge spontanea una domanda che cosa intende fare l’Amministrazione Comunale di Alessandria per porre rimedio a questa situazione?.
Si parla da tempo di un nuovo piano della mobilità e del traffico urbano indispensabile per ridurre l’inquinamento in particolare nelle aree del centro città, ma non solo, ma per ora a parte un piccolo esperimento in piazza della Libertà, che presumibilmente voleva essere un test, sul quale però come sarebbe stato ovvio attendersi ci sono stati più dissensi che assensi, non se ne sa ancora nulla.
Un piano della mobilità che ovviamente non potrà ridursi solo alla creazione di un area ZTL con limitazioni varie del traffico in zone specifiche, ma dovrà prevedere anche un potenziamento e un miglioramento dell’efficenza dei trasporti pubblici, a questo proposito va detto che entro novembre l’ATM sarà dotata di nuovi Bus meno inquinanti.
Ma anche, non appena le condizioni economiche del Comune lo permetteranno, di parcheggi decentrati per favorire la fruizione e l’utilizzo dei mezzi per arrivare in centro città, alfine di non penalizzare il commercio, ma anzi dargli un impulso positivo.
Vero è che siamo di fronte ad un problema che nessuna Amministrazione in passato è mai riuscita a risolvere completamente, nemmeno la Scagni (anche se va detto che è l’unica ad averci tentato) ma se non si fa nulla è evidente che lo stesso rimane con tutte le gravi conseguenze del caso per cittadini e commercianti. Sarebbe pertanto ora che l’attuale Giunta dimostri con fatti concreti che volendo si può risolvere, se questo sarà fatto la città non potrà che esserne grata.
Pier Carlo Lava

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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