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Al  via la parte “movie” del Festival del Pensiero con affascinanti fotografie e immagini, frutto di elaborazioni originali. Ieri sera all’ex ospedale militare, nella splendida cornice della chiesa di san Francesco, sono state inaugurate le mostre “Vision over visibility” e “InOneAllmovie, l’ultima soglia della visione” con al centro dell’attenzione il tema della tregua.

“Ho cercato di raccontare il tema della tregua come il momento nel quale ci si accorge che la conseguenza di una determinata azione ha raggiunto il proprio limite, – racconta Bruno Gallizzi, autore di “Vision over visibility”.- basta fermiamoci in un azione-. Ad esempio quando mangio troppo mi accordo che sono troppo sazio, decido di fermarmi e gettare tutto per terra, pasta compresa ed ho elaborato una immagine che raffigurasse proprio questo”. Altro esempio rappresenta l’eccesso di dati che sommergono l’uomo nel suo mondo globale dove le persone costruiscono e si chiudono nei loro progetti.

“InOneAllmovie” pone, invece, grandi interrogativi come quello di “che cosa abbiamo davanti?”. La caratteristica della tregua è la sospensione,  da una situazione di pericolo, ma anche da qualcosa che si concede. Qualcuno che concede una tregua in una clima sereno, una concessione e non solo… una sospensione. Ogni opera è un film compresso in un’unica immagine. “E’ stato un grande piacere partecipare a questa manifestazione unica in Italia – dice Paolo Lipari, regista della scuola di cinema “Dreamers”.  La mostra espone opere frutto di un esperimento unico al mondo. Accelerando un film al limite estremo sono riuscito a comprimerlo in una unica immagine con il risultato di una fotografia di un film contente 144 mila fotogrammi”. 

Giancarlo Perazzi

 

 

 

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