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Nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte , Confagricoltura Alessandria, in collaborazione con Ascopiemonte S.c. (Organizzazione produttori Frutta a guscio) e il CReSO (Consorzio di ricerca, sperimentazione e divulgazione per l’ortofrutticoltura piemontese), ha voluto realizzare un manuale pratico per la coltivazione del nocciolo.
“Confagricoltura Alessandria – sostiene il presidente Luca Brondelli di Brondello – ha sempre rivolto una particolare attenzione alla coltivazione del nocciolo, perchè è convinta che possa riservare attualmente e in futuro positivi risultati in termini di reddito, specialmente se gestita in modo attento e organizzato. In quest’ottica, in collaborazione con Ascopiemonte, è stata realizzata questa guida che vuole essere uno strumento semplice e schematico a disposizione dei corilicoltori”.
Questo vademecum operativo approfondisce in modo chiaro ed esauriente tutti gli aspetti tecnici ed operativi della coltivazione del nocciolo, attento alle esigenze non solo dei corilicoltori già attivi, ma anche per coloro che si vogliono affacciare da neofiti a questa coltura. Inoltre, con questa pubblicazione, Confagricoltura Alessandria e Ascopiemonte intendono rimarcare una necessità: che colture di straordinario impatto e di valorizzazione territoriale devono essere gestite nella programmazione degli impianti, nella gestione agronomica e nella commercializzazione del prodotto in modo coordinato e collettivo attraverso l’insostituibile attività delle Organizzazioni di Prodotto come Ascopiemonte.
Il responsabile tecnico dell’Ascopiemonte Gianluca Griseri sostiene: “Oggi il nocciolo nella provincia di Alessandria può rappresentare una valida alternativa produttiva, economica ed occupazionale. Infatti, questo territorio presenta caratteristiche pedo – climatiche ideali a sviluppare un areale adatto alla stessa coltivazione. Il nocciolo non deve più essere visto come una coltura marginale, ma come un’opportunità di crescita e di valorizzazione del territorio”.
“Le superfici corilicole piemontesi registrano un trend in continua crescita che va di pari passo con la necessità di innovazione dei processi produttivi. Il CReSO, in collaborazione con le OP e le Organizzazioni Sindacali, attraverso la sperimentazione di tecniche colturali a basso impatto ambientale, lo studio di pratiche alternative per diserbo e spollonatura, l’applicazione di tecniche di potatura meccanica, fornisce un contributo tecnico-scientifico per l’ottenimento di standard qualitativi elevati delle produzioni corilicole piemontesi” dichiara Maria Corte, tecnico del CReSO.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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