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Gli agenti della Guardia di Finanza si sono recati presso i palazzi della Regione Piemonta; al fine di acquisire la documentazione dal 2008 in poi per verificare l’utilizzo dei rimborsi spese di partiti; gruppi consiliari e singoli consiglieri. La Finanza sta prendendo visione di tutto il materiale; chiedendo i restanti registri che verranno consegnati nei prossimi giorni. A scatenare il tutto sono state le dichiarazioni di qualche giorno fa del deputato Roberto Rosso; che aveva raccontato in televisione di aver ospitato nella sua casa di montagna un amico consigliere regionale del Piemonte; e come questo abbia chiesto e ottenuto 5000 euro di rimborso spese; pagati dai contribuenti; durante il periodo di vacanza. L’aneddoto; raccontato con la leggerezza con la quale si racconta una barzelletta; costituisce un fatto illecito; simile a ciò che si è scoperto accadere nella Regione Lazio. L’onorevole Rosso; avrebbe poi pubblicato una nota con la quale si sarebbe addirittura scusato per aver fatto lo ‘spione’ nei confronti dell’amico. Nella nota si legge: ”Carissimi; ho visto con rammarico le conseguenze e il frastuono suscitati da una mia battuta per il vero improvvida circa la certificabilità delle missioni dei Consiglieri Regionali nel passato della Regione Piemonte. Mi spiace inoltre che per un improprio accostamento al Comune di San Germano; da me citato per comodità tra i molti comuni piemontesi; a farne le spese sia stato l’incolpevole Capogruppo Pedrale. Vi chiedo scusa per questo incidente e vi saluto cordialmente”.La Finanza sta portando avanti un’indagine; per ora solo conoscitiva; che potrebbe far arrabbiare e non poco i cittadini piemontesi. Dopo il Lazio dunque; si smascherano i malcostumi di un altro consiglio regionale; e intanto il cittadino paga.

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