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È previsto per il pomeriggio di martedì 18 marzo l’incontro del sindaco Giorgio Demezzi e del direttore del Centro Amianto Massimo D’Angelo con il vice direttore generale della Commissione Europea per i Consumatori e la Salute Martin Seychell.

A Bruxelles si parlerà di amianto, trattando tutti gli aspetti della fibra che ha colpito duramente il territorio casalese: «Con l’europarlamentare del Ppe Fabrizio Bertot – ha spiegato il sindaco Giorgio Demezzi – porteremo la nostra esperienza sui fronti sanitario, della ricerca e della bonifica del territorio. Sarà un’occasione per far conoscere l’importante percorso intrapreso, i risultati ottenuti e quelli a cui puntiamo. Ma non sarà il nostro unico obiettivo: vorremo capire anche quali potranno essere gli eventuali canali di finanziamento per la dismissione definitiva dell’amianto».

Un incontro, quindi, in cui saranno sottolineati soprattutto i fattori caratterizzanti gli indirizzi e le soluzioni intrapresi non solo dal territorio casalese, ma più in generale dalla Regione Piemonte sul fronte amianto: «Spiegheremo come sia fondamentale agire su tutti i livelli essenziali di assistenza sanitaria – ha spiegato Massimo D’Angelo -, sia quello della prevenzione, quindi, sia sull’approccio assistenziale del paziente».

Se sul primo aspetto si punta su un’attività multisettoriale e multidisciplinare, «in cui si preveda un’azione integrata tra i vari attori per un vero e proprio piano d’azione con l’interazione dei decisori politici, degli enti tecnici, delle parti sociali e dei gruppi d’interesse», sull’approccio assistenziale al paziente, Massimo D’Angelo spiega che questo avviene attraverso due strade: «Una definizione di idonei percorsi diagnostici, terapeutici e di continuità assistenziale – comprendente l’approccio psicologico rivolto al paziente e ai familiari -, e l’intera attività di ricerca farmacologica».

Il tutto nell’ambito della strategia di prevenzione che prevede anche il fondamentale aspetto della bonifica dall’amianto: «Quello che proponiamo – ha ricordato il sindaco Demezzi – non è un progetto, ma un percorso che presupponga la continuità nel tempo e la replicabilità a scala nazionale e mondiale».

L’incontro di martedì prossimo segue la tavola rotonda che si è tenuta venerdì scorso, 7 marzo, ad Alessandria in conclusione del corso di formazione per amministratori, funzionari e tecnici comunali intitolato Amianti sulla gestione degli Sportelli Informativi Aminato nei Comuni della Regione Piemonte.

Al tavolo dei relatori, oltre al sindaco Giorgio Demezzi e al direttore e responsabile scientifico del corso Massimo D’Angelo, anche il rettore dell’Università del Piemonte Orientale Cesare Emanuel e la direttrice scientifica del corso Caterina Rinaudo.

«Oltre settanta tecnici e funzionari hanno aderito a questo importante corso – ha spiegato il sindaco Demezzi – prova della bontà del progetto che aveva l’obiettivo di preparare il personale a dare risposte e informazioni corrette ai cittadini sul tema amianto. Un tema sul quale il territorio sta già dimostrando una sensibilità molto elevata: basti pensare i dati relativi ai conferimenti in discarica parlano di un 60 per cento di materiali contenenti amianto derivanti dai bandi e ben il 40 per cento a conferimenti di privati che non hanno atteso i bandi per bonificare».

Durante la mattinata di venerdì scorso il rettore Emanuel ha anche annunciato la volontà di creare nella sede casalese dell’Università un centro di alta formazione di ricerca sull’amianto con un laboratotio prove: «Sarebbe un importante risultato per la città simbolo della lotta all’amianto – ha concluso Giorgio Demezzi – e il Comune di Casale Monferrato sarà ben lieto di partecipare a questo ambizioso progetto».

 

 

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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