Sindaci in treno tutti uniti per difendere la tratta “Ovada – Alessandria”. Stamattina ad aspettare il treno tutti i primi cittadini e al binario in Alessandria anche il sindaco Rita Rossa. Se la tratta fosse soppressa; sarebbe un insulto in primo luogo al sistema dei trasporti locali; in secondo all’ambiente e in terzo ai criteri di economicità e di sicurezza della mobilità individuale. Il sistema dei trasporti locali infatti verrebbe scompensato a favore delle autolinee; andando ad intasare ancor più le già trafficate strade provinciali. Già adesso i vari paesi della Valle dell’Orba vedono il movimento di centinaia di Tir da e per le varie aree industriali; artigianali e loghistiche che; forse a causa di un errato disegno urbanistico; punteggiano il territorio. E che dire poi dell’inquinamento ambientale causato dai gas di scarico e dai rumori? Per non parlare della sicurezza individuale; messa a repentaglio da un eccessivo carico di traffico su strade che già di per sè nelle ore di punta sono intasate da lunghe code di veicoli; soprattutto nei pressi dei centri abitati.
Ovada e Novi Ligure ne sanno ben qualcosa; ma anche località più piccole come Predosa subiscono le conseguenze di una viabilità altamente costipata. Il treno è un mezzo di trasporto sicuro che rispetta l’ambiente ed è in grado di soddisfare le esigenze dei numerosi pendolari che giornalmente lasciano la Valle dell’Orba per motivi di studio e di lavoro. Il treno dunque favorisce anche la sopravvivenza di questi centri; rendendoli più vivi e appetibili per la residenza. Quando negli anni ‘50 venne soppresso il “Trenino della Val d’Orba” la gran parte inneggiò alla “corriera”.
Oggi molti rimpiangono quel trenino che; al pari di altre ferrovie minori; potrebbe rappresentare anche una simpatica e intelligente attrattiva turistica.
Gian Battista Cassulo