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Frugarolo – Le strade del Signore sono infinite; quelle di Frugarolo no. Partendo da questo insindacabile dato di fatto; ci poniamo il quesito se sia giusto costruirvi attorno dei marciapiedi o meno. La nostra analisi; se vogliamo continuare la metafora “camionabile”; parte da lontano; ma forse nemmeno troppo: due volte che ci rechiamo privatamente a Frugarolo; presso il demolitore e il giornalaio che distribuisce il nostro foglio d’informazione; e due volte che; nell’attesa di essere serviti; sentiamo dei cittadini del paese parlottare sui lavori pubblici di cui necessiterebbe il Comune. Il materiale; per quanto ci riguarda; è stato sufficiente per insospettirci che in paese esista una vera e propria “questione” legata alla realizzazione dei marciapiedi; sensazione che ci è stata confermata quando ci siamo recati; in un secondo tempo; nella nostra veste di cronisti; presso il medesimo nostro giornalaio di fiducia per raccogliere le impressioni della gente che abita il piccolo ma ridente Comune alessandrino. L’edicolante accoglie con calore la nostra iniziativa: “Abbiamo un Sindaco che è un artista! – è il suo esordio – Poco prima di terminare il mandato si mette a costruire i marciapiedi. Non c’è che dire; è un vero artista!”. Un cliente del negozio; assistendo alla scena; ci tiene a esprimere la propria opinione sulla questione: “Io; invece; sono completamente d’accordo con l’iniziativa dell’Amministrazione – afferma – perché i marciapiedi mettono in sicurezza i pedoni”. Una volta che la gente all’interno dell’esercizio viene a conoscenza della nostra presenza; si forma un vero e proprio capannello di persone attorno a noi: “I marciapiedi li hanno fatti bene – prosegue una signora – ma con le strade che ci sono; ho dovuto cambiare gli ammortizzatori dell’auto!”. Un uomo che accompagna il figlio a comprare le figurine; conferma: “Per esser belli sono belli questi marciapiedi; ma le strade sono una groviera…”. La chiusa; rasserenante; tocca alla signora di prima che; congedandosi; ci confida: “Ce ne diciamo di tutti i colori; ma alla fine ci vogliamo bene!”. Ottimo; questo è lo spirito giusto! Il giornalaio si offre gentilmente di accompagnarci per il paese; aiutandoci nella nostra intervista; fungendo da mediatore con i suoi concittadini: “Ottimo lavoro; davvero ottimo – ci confessa un anziano signore – ma la mia preoccupazione è per il viale della stazione; ormai spoglio. Dite che stanno mettendo le piante? Mah; vedremo!”. “Io non sono di Frugarolo – ci avvicina un altro uomo; sulla settantina – ma ci vengo di sovente. Ci tengo a far sapere che sulla strada tra Casalcermelli e Bosco Marengo; nei pressi della tenuta “Torre”; c’è un tratto di carreggiata di trecento metri circa davvero indecente!”. Ritorniamo al negozio. Il tempo di ringraziare il giornalaio per averci fatto da Cicerone; raccogliere ancora un parere femminile (“Esteticamente è una scelta che ci può stare; però si potevano fare altre spese ben più urgenti…”) e uscire; e veniamo fermati da un signore in bicicletta infuriato: “Siete de “l’inchiostro fresco”?”. Rispondiamo affermativamente: evidentemente la voce si è sparsa per il paese. “Bene! – riprende l’uomo – Scriva questo: ho un’azienda proprio qui nella via centrale. L’Amministrazione ha costruito una piscina; tre campi da pallone e un bocciodromo. Ma i camion passano nel bel mezzo del paese e noi manco possiamo uscire di casa. Stanno costruendo una circonvallazione? Tutte storie! Vedrete tra qualche tempo se sarà cambiata la situazione!”
Federico Cabella

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