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SEGNALE RAI ASSENTEMILLY-IN-ROSSO

Cara Sig.ra Milly,
complimenti per la sua rubrica e per il giornale tutto. Io vecchietto di 83 anni sto quasi sempre in casa e aspetto con ansia che mio figlio che abita a Novi mi porti Zapping News quando esce. Continuate così perchè è bello leggere un giornale fatto bene e ben scritto. Mi rivolgo a lei, perchè oltre a leggere passo il mio tempo, soprattutto d’inverno a guardare la TV, ma nonostante io paghi da sempre il canone, non vedo più niente; ho chiamato l’antennista, ho comprato il decoder e ho persino cambiato il televisore, ma niente da fare, il segnale va e viene come vuole e la maggior parte delle volte non si vede nulla. Così in tutto il paese e mi dicono in tutti i paesini del tortonese, come si può fare? Potete voi far presente la situazione? Posso non pagare il canone? Essere soli in casa senza la televisione ci fa sentire sempre più soli. Grazie e buon lavoro a tutti voi, speriamo in un anno nuovo meraviglioso.

Pietro Repetto

 

Grazie signor Pietro per i complimenti che fa al nostro giornale e per l’affetto che ci dimostra.
Sono felice che mi abbia scritto, perchè fare un po’ di compagnia alle persone con tante candeline sono quelle che amiamo di più. Quanta saggezza traspare dalle sue parole, signor Pietro e con quanta delicatezza parla di un’ingiustizia. Sono a conoscenza del disservizio sulla sua zona, ma ancora pare non si sia mosso nulla. Tutta la zona del tortonese ha il problema del segnale. L’anno scorso il sindaco Massimo Berutti ha chiesto chiarimenti e ha protestato ma dopo le prime assicurazioni di miglioramento del segnale, non è stato fatto più nulla. Il canone purtroppo lo deve pagare anche se non vede, essendo una tassa di possesso sull’oggetto. Piuttosto, avendo superato i 75 anni e se vive da solo, può essere esente dal pagamento (non si devono superare i 7.000 € circa all’anno di reddito) purtroppo ciò non le farà vedere meglio la tv. Non riesco mio malgrado a darle un aiuto concreto signor Pietro, ma solo la mia comprensione e la speranza che continuando a parlarne qualcuno molto più in alto di noi faccia qualcosa. Continui a leggere il nostro giornale e quando vuole mi scriva pure, sarà sempre un piacere parlare con lei.

Un abbraccio. Milly

 

PROBLEMI CON L’INSEGNANTE

Cara Milly, ho bisogno di un suo consiglio. Sono una mamma di due bambini. Quando il mio primogenito andava alle elementari mi sono scontrata diverse volte con una sua insegnante. Ho un caratteraccio ma non tollero che mio figlio venga preso di mira ed è proprio quello che sostengo gli sia stato fatto. L’insegnante è arrivata fino al punto di strappargli una pagina del diario per non farmi vedere una nota che gli aveva fatto e di cui mio figlio era venuto a lamentarsi. Sbagliando o no io ho preso da parte la maestra fuori dalla scuola e sono anche scappate parole sicuramente un po’ pesanti. Tutto questo mi ha portato a fine anno a iscrivere mio figlio in un’altra scuola, certamente più lontana e scomoda, ma migliore per lui. Ha frequentato qui gli ultimi due anni delle elementari con risultati ottimi. Quest’anno è passato alle medie. Purtroppo nel paese in cui ha finito le primarie non c’è la scuola secondaria e l’ho nuovamente iscritto qui nel nostro paese. La secondaria e la primaria sono nello stesso edificio quindi è bastato un solo giorno per ritornare a vedere la maestra del “misfatto”. Purtroppo è bastato uno sguardo un po’ più tagliente per riaccendere la vecchia ascia di guerra. Ora il mio problema è che il mio secondogenito a settembre inizierà la scuola primaria. Vorrei mandare entrambi i bambini nel medesimo istituto ma temo di incappare nuovamente nella suddetta signora. A febbraio bisogna fare l’iscrizione e non so proprio dove sbattere la testa… Mi può dare un consiglio? La ringrazio molto.

Un saluto.

 

Grazie per avermi scritto, non la chiamo per nome per discrezione e per la delicatezza dell’argomento. Il consiglio che mi sento di darle è quello di iscrivere senza problemi il suo secondogenito a questa scuola. Metta da parte tutte le sue remore e la prima volta che incontra questa maestra, provi a chiamarla da parte dimostrando dispiacere per l’accaduto e il desiderio di “riappacificarsi”. Tutto ciò non solo nell’interesse del suo bambino, ma anche per la sua serenità. Non lasciamo mai che il rancore prenda spazio nel nostro cuore, anche se pensiamo di avere ragione. Siamo tutti esseri umani e come tali sbagliamo, abbassare una spalla per andare incontro all’altro non è segno di debolezza, ma di intelligenza e umanità. Questo sarà di esempio anche per i suoi figli che capiranno che bisogna andare oltre i dissapori e le incomprensioni. Un altro consiglio che mi permetto di darle e di lasciare i suoi bambini un po’ di più nel loro “brodo” per dar loro la possibilità di imparare a cavarsela da soli. Nella vita avranno purtroppo a che fare con ingiustizie e non sempre ci sarà la mamma a proteggerli, si sentiranno più sicuri non avendo la sensazione di essere presi di mira. Io da mamma cerco di fare così, cerco di proteggere i miei figli, dando loro l’idea di libertà anche se in realtà li controllo sempre, facendo un po’ “la finta tonta”. Spero di averle dato un piccolo aiuto e le sarei grata se, anche a mezzo mail, mi facesse sapere la decisione che ha preso. Auguro a lei e ai suoi bambini tanta serenità.

Milly

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