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Riceviamo dai ragazzi della casa di quartiere di Alessandria il racconto di un’interessante iniziativa.

La mafia, piaga sociale del nostro Paese e non solo, non si ferma ai confini di regione e chi la crede relegata al Sud si sbaglia di grosso. Per cercare di evidenziare il problema in molti dei suoi aspetti e per raccogliere fondi per le vittime della mafia, il 28enne Dj valsusino Matteo Zulian percorrerà in bicicletta tutta la penisola in un ideale abbraccio solidale a tutti coloro che, per colpa della mafia, hanno perso la vita, parenti o amici oppure le loro attività e il loro posto di lavoro.

Come spesso accade, i progetti nascono dall’esperienza personale e Controvento non fa eccezione. Anche in Valle di Susa la mafia ha lasciato e lascia ombre pesanti. Matteo Zulian, in arte AlpKing, abita in valle di susa dall’età di nove anni. Si è sempre occupato di intrattenimento come Dj, musicista e attore di teatro. «E’ sempre stata una vita allegra la mia – racconta Matteo – circondato da gente che si diverte o che, comunque, vuole farlo. Negli ultimi tempi, però, qualcosa è cambiato nel contesto professionale che mi circonda. Non solo nello stato d’animo generale che la crisi economica ha generato ma soprattutto a causa di un fatto particolare che mi ha toccato da vicino. Un mio caro amico viene “sollecitato” da diverso tempo ad abbandonare la sua attività commerciale, elemento primario di disputa tra due famiglie. Dispetti e minacce sono divenuti costanti e hanno cercato di intimidirlo portandolo spesso e volentieri a dover chiamare le forze dell’ordine. Conseguentemente deve affrontare spese legali esorbitanti e pressioni psicologiche non indifferenti. Come lui, molti vivono situazioni analoghe e spesso di stampo mafioso».

Dopo una seria riflessione e una presa di coscienza, Matteo ha deciso di voler dare un segnale e di contribuire con un’impresa pulita e simbolica. Così nasce Controvento. «L’idea è quella di sensibilizzare le persone che incontrerò unendo lo sport alla musica – aggiunge Matteo – Usando una bicicletta molto particolare e attraversando la penisola “musicalmente” vogliamo contaminare le diverse realtà con un’energia positiva. Il fine ultimo è quello di raggiungere un obiettivo economico che sarà destinato ad aiutare, per quanto possibile, chi si trova nella drammatica situazione di essere vittima della mafia».

In pillole, il progetto prevede un viaggio in bicicletta con partenza da Susa (To) in Piemonte nella prima settimana di luglio e con arrivo a Messina in Sicilia nella seconda settimana di agosto. Durante il tragitto, ogni tappa sarà occasione di festa perchè Matteo porterà uno show costituito da una performance di human beat box e un Dj-set vivace e da ballo. Il viaggio sarà assistito da un camper di supporto guidato da uno staff che, oltre ad appoggiarlo dal punto di vista tecnico/logistico, prenderà parte alle performance artistiche e curerà la comunicazione con l’ausilio di riprese e fotografie.

La bicicletta usata da Matteo è dotata di un sistema elettrico innovativo, ecologico e funzionale per la pedalata assistita ed è prodotta da un’azienda italiana, che utilizza per la produzione delle sue biciclette componenti e materiali italiani. Il mezzo usato da Matteo sarà messo all’asta una volta raggiunta Messina e il ricavato sarà devoluto alle vittime della mafia, attraverso l’associazione “Libera”.

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