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Fra i simboli più evocativi dell’evento natalizio ce ne è uno che facilmente si ritrova in tutti quei paesi che festeggiano il Natale e che; a partire dalla fine di novembre; trasforma il volto di città e regioni: il mercatino natalizio; delle bancarelle di decorazioni e oggetti artigianali; di delizie e profumi…la porta d’ingresso alla favola dell’Avvento. Lo scenario di casette di legno e illuminazioni; palle dell’albero e puntali; si presenta puntualmente lungo tutto lo Stivale; anche se il primato in atmosfera natalizia probabilmente ce l’hanno i mercati tradizionali del Trentino e dell’Alto Adige che; all’incircadal 20 novembre al 23 dicembre; avvolgono città e località in un “caldo abbraccio”.

DaTrentoaBolzanole piazze principali ospitano stand tematici; dolci tipici e fine artigianato; arte e idee regalo. Il capoluogo altoatesino dal 23 novembre al 25 dicembre trasforma la piazza Walther in una grande “luminaria” e festoso mercato nel quale quest’anno c’è anche una parte dedicata esclusivamente ai bambini. Ma non è solo qui che si assaggia lo “zelten” perché nei dintorni di monti e vallate il contagio natalizio è ormai incominciato: la silenziosa quiete del mercatino di Val Sarentino; il TreNatale (trenino di Natale) che unisce Soprabolzano a Collalbo; gli oltre150 presepi(di carta; di paglia; legno e pietra; cuciti; dipinti; viventi…) di San Paolo; paesino immerso nei vigneti del bolzaneto. Il mercato di Trento – raggiungibile con un treno storico da Milano; Bergamo e Brescia – e quello lungo la Passeggiata del Passirio di Merano; Bressanone e Brunico…ce ne sono talmente tanti che da quest’anno i Mercatini di Natale sono diventati anche un’App per gli smartphone con cui giocare e ricevere aggiornamenti (www.suedtirol.info/it/).

Dal sudtirolo al Tirolo austriaco doveInnsbruckinaugura il calendario dell’avvento con un percorso – dal Tetto d’oro al centro storico e al panorama di Hungerburg – che si snoda lungo 4 mercatini tradizionali di oggetti e gastronomia; mentreRottenberg; la città più piccola del territorio; spegne la luce artificiale per essere illuminata solo da candele; fiaccole e fuochi all’aperto.

E da qui versoViennapassando perLinzche quest’anno ha deciso di festeggiare il Natale in maniera semplice ed essenziale con un mercato “silenzioso” – senza le abituali musiche di sottofondo e jingle a ripetizione – di ninnoli e dolcetti di panpepato. Nella capitale austriaca artigianato e arte si incontrano nel Villaggio di Natale di Maria-Theresien-Platz con oltre 60 stand e una mostra dedicata all’inverno nella pittura ospitata nel Museo delle Belle Arti. Dal 17 novembre torna nelle Piazze Domplatz e Residenzplatz di Salisburgo il mercato storico (risalente al XV secolo) del Bambin Gesù ricco di decorazioni e canti natalizi; spostandosi invece nella regione delBurgenlandsi incontrano folkloristiche fiere organizzate in storici castelli; dalla corte di Esterházy al Castello di Kobersdorf e a quello di Halbturn.

Anche la Germania vanta numerosi e romantici mercatini tipici del periodo; ce ne sono più di 60 nella solaBerlino(tra cui l’affascinante trasformazione della piazza di Gendarmenmarkt) e quello nella Piazza del Duomo diColoniaconta almeno 160 stand in legno e fa il paio con il mercato medievale di fronte al Museo del cioccolato.

Non possono poi mancare le “big” comeParigi- qui la favola ha inizio sugli Champs Elysées -Londra(il Winter Wonderland in stile tedesco di Hyde Parke; Greenwich…) e naturalmenteNew York(Columbus Circle; Union Square…) e i luoghi “vicini” a Babbo Natale comeCopenhagen; dove il Natale ha inizio ufficialmente la prima domenica di dicembre con la parata del “simpatico” vecchietto e dei suoi folletti (nisser).

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