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Sotto la canicola di un primo pomeriggio estivo, fase della giornata non particolarmente gradevole per una riunione al chiuso in mancanza di condizionatori funzionanti, si è svolto il Consiglio Comunale, caratterizzato da un inizio frizzante e, poi, da una lunga fase di stanca. Fin da subito si notano presenze e assenze eccellenti: cioè, una schiera di lavoratori dell’Aspal e di “Costruire Insieme” sporgente dalla balconata della Sala Consiliare e la fila dei posti destinati al gruppo dei Moderati (nuovamente) vuota.

La succitata azienda speciale è stata tirata in ballo da una comunicazione dell’ex sindaco, Piercarlo Fabbio (PDL), il quale ha ritenuto opportuno dare voce al contenuto di un volantino, consegnato all’ingresso di Palazzo Rosso, dell’Unione Sindacale di Base. “Se i lavoratori si sentono così portati alla mobilitazione, vuol dire che è stata fatta loro la promessa di una stabilizzazione dei posti di lavoro”, ha affermato Fabbio. I dubbi riguardano soprattutto il futuro di “Costruire Insieme”, soprattutto dopo il termine dei contratti dei dipendenti e l’inutilizzabilità della graduatoria nella quale essi erano inseriti. Già ai tempi della sua amministrazione, ha ricordato l’ex sindaco, si è rifiutato il ricorso al meccanismo delle cooperative, con diminuzione dei salari. I lavoratori chiedono il mantenimento dell’azienda speciale e propongono di recuperare risorse dal fondo di produttività dei dirigenti, “proposta fatta nostra attraverso una mozione, presentata nell’ottobre 2012”.

L’intervento di Fabbio è stato applaudito da alcuni lavoratori in sala ma non è stato apprezzato del tutto da Ciro Fiorentino (FDS), che ha trovato “strano che la parte dei difensori di <<Costruire Insieme>> sia presa da chi ne ha chiesto l’illegittimità (seguono applausi più convinti da parte della platea, ndr) ” e che ha lanciato l’idea di un concorso pubblico al fine di stilare una nuova graduatoria, in previsione della riapertura del servizio a settembre e senza vincoli di assunzione diretta per il Comune.

Giorgio Abonante (PD), che ha rimembrato come il tema dell’istruzione primaria pubblica è stato affrontato più volte in sede di maggioranza, ha ritenuto importante sottolineare un dato di fatto, cioè il drastico calo delle iscrizioni agli asili nido, oltre al problema dei lavoratori. “V’è una crisi del sistema pubblico con risorse decrescenti, non risolvibile con gli strumenti attuali. E’ necessario mantenere i posti di lavoro e offrire un servizio adeguato alle famiglie, grazie anche all’intervento di privati e senza ricorrere necessariamente alle cooperative”, ha affermato in conclusione il capogruppo del Partito Democratico”.

Renzo Penna (SEL) ha sempre “pensato che la crisi del Comune dovesse essere affrontata sul piano politico; nell’ambito della riorganizzazione dei servizi, è fondamentale cercare un accordo con i sindacati”. Per Sinistra Ecologia Libertà “la liquidazione di Aspal è stata un errore”, per cui occorre fare un passo indietro e ricapitalizzare la partecipata “per garantire l’occupazione”.

La replica vera e propria alla comunicazione dell’ex sindaco è stata fatta dal suo successore, Rita Rossa, il quale ha rilevato “la contraddizione da parte di chi ha creato le situazioni in cui ci troviamo”. “La volontà di aver costruito <<Costruire Insieme>> è stato il primo atto politico della mia amministrazione, in coerenza con le mie idee e la mia storia personale”, ha detto il sindaco. Rossa ha poi puntato il dito contro le iniziative del Popolo della Libertà nei confronti dell’azienda, in primo luogo un’interpellanza parlamentare (presentata da Emanuele Locci), poi un esposto alla Corte dei Conti, che ha messo a rischio l’esistenza stessa dell’azienda “come ci ha fatto notare la Prefettura durante uno dei tanti tavoli convocati”. Se ci fosse la volontà condivisa di mantenere in piedi l’intero progetto, ci sarebbe la possibilità di collaborare per portarlo avanti, “se invece non volete farlo, la comunicazione mi pare un po’ strumentale”.

“Le difficoltà del dissesto sono molte, si sarebbe potuto evitare se nel 2011 la giunta precedente avesse apportato i correttivi indicati dalla Corte dei Conti. La rigidità delle norme è invalicabile, anche di fronte a una realtà oggettiva dei fatti; per esempio un risparmio di 500.000 euro nelle casse di <<Costruire Insieme>>, il cui utilizzo è reso difficile dalla normativa. Stiamo mettendo in piedi un sistema integrato di gestione dei servizi pubblici, siamo aperti al confronto e chiediamo di poter disporre di ammortizzatori sociali per i dipendenti. La proposta di Fiorentino è condivisibile ed è in discussione (in seguito il sindaco ha chiarito che non si ricorrerà a un nuovo concorso, come auspicato dall’esponente della Federazione della Sinistra), così come la cessione di personale a soggetti terzi, su suggerimento del ministero dell’Interno”, ha affermato Rita Rossa.

Dopo la prolusione dell’attuale sindaco, è di nuovo salito alla ribalta il predecessore, che ha presentato un’interpellanza sul parcheggio Tiziano, momentaneamente chiuso per lavori ma anche “per decoro e mancanza di sicurezza”. “C’è un problema per i pendolari, che non possono più trovare posteggi gratuiti in zona. Proponiamo di trasformare alcuni stalli a pagamento (70) in gratuiti in p.zza Madre Teresa di Calcutta e di attivare un vecchio progetto di affitto dell’area parking dell’ex cinema Ambra, su cui si potrebbe creare un parcheggio gratuito o a costo simbolico”.

L’assessore allo Sviluppo Territoriale, Marcello Ferralasco, ha risposto punto per punto al contenuto dell’interpellanza di Fabbio. Sul Tiziano, ha ricordato che l’area è gestita da Metropark, il soggetto con cui concordare ogni intervento a riguardo. “Il problema della sosta non coinvolge solo i pendolari, ma anche i residenti e i lavoratori della zona; c’è una forte domanda non corrisposta”. Il parcheggio in Madre Teresa di Calcutta “comprende 350 stalli, 240 liberi e 110 a pagamento: ogni iniziativa di allargamento dei posti gratuiti costituirebbe una soluzione parziale”.  Con riferimento alla proposta di affitto della superficie del Dopo Lavoro Ferroviario, l’assessore ha affermato che si tratterebbe di “un’affittanza passiva in casa d’altri, priva di qualsiasi finalità urbanistica secondo il PRG”, ma non ha escluso di fare un tentativo, anche in considerazione del flusso di traffico del cavalcavia del Cristo. Ferralasco, in conclusione, ha ricordato che nel PISU è prevista la sistemazione dell’area parcheggio estemporanea davanti alla Cittadella con la creazione di 150 posteggi e non ha escluso la creazione di nuovi spazi parking, magari sopraelevati, e a tariffazione agevolata per soste prolungate (andando incontro ai pendolari).

Successivamente, Angelo Malerba (M5S) ha avanzato un’interpellanza sulle condizioni di tutela e benessere del cane antidroga Nitro. Egli ha chiesto se l’amministrazione intende affidare il cane, dopo un consulto con l’ASL, al personale che lo teneva in precedenza a titolo gratuito invece che alla casa circondariale di Asti.

L’assessore all’Aggregazione Sociale, Gianni Ivaldi, ha ribadito che il cane ha sempre avuto un rifugio idoneo con le cure appropriate e respinto l’idea che l’amministrazione intenda semplicemente sbarazzarsene. Nitro è un pastore tedesco di quattro anni, addestrato per funzioni specifiche, che non può essere ceduto all’ex conduttore (come richiesto da Malerba anche in sede di replica) o a terzi per uso privato o a un canile per ragioni di sicurezza. L’unica struttura che rispondeva alle sue esigenze era appunto la casa circondariale di Asti, “struttura d’eccellenza” dove Nitro è già conosciuto (per Malerba, invece, si tratta di un atto “del tutto gratuito”).

A questo punto, gli esponenti di PDL, UDC, Lega Nord e Movimento 5 Stelle si sono alzati per fare saltare il numero legale: in seguito all’opportuna verifica, però, la seduta è rimasta valida (17 presenti) grazie a Gheorghe Raica (Gruppo Misto), che non ha lasciato la sala a differenza dei colleghi di opposizione, alcuni dei quali non hanno celato il loro disappunto.

Dopo l’approvazione di una modifica statutaria “per estendere e migliorare il diritto alla comunicazione”, si è passati alla discussione sulla “procedura finalizzata all’erogazione di contributi straordinari che permettano la fruizione dei nidi d’infanzia comunali”. Si tratta sostanzialmente di una riduzione una tantum del 15% delle tariffe per le famiglie che rientrano nella fascia ISEE da 0 a 30.000 euro, “scelta in linea con l’intenzione del mantenimento di servizi educativi pubblici”, come ha ricordato il sindaco, che ha auspicato il massimo consenso per questo provvedimento (invito accolto in seguito all’approvazione con 20 voti favorevoli).

Giancarlo Cattaneo (IDV) ha preso la parola per chiedere “perché non viene discussa in Consiglio la proposta 219 (che riguarda l’affidamento del servizio informatico al CSI Piemonte, con consequenziale distacco funzionale di otto dipendenti Aspal, ndr), messa all’ordine del giorno e già affrontata in Commissione?”. Il sindaco ha ritenuto “corretta” l’annotazione di Cattaneo e ha affermato che s’intende affrontare in futuro la questione solo dopo un approfondimento sul tema con i sindacati, su loro esplicita richiesta.

Passando alla delibera sull’approvazione del piano finanziario TIA/TARES 2013-2015, Piercarlo Fabbio ha chiesto di sospenderla in seguito al rigetto del fallimento di Amiu da parte del Tribunale di Alessandria e del conseguente mancato trasferimento ad Aral, precondizione essenziale secondo un allegato alla delibera compilato dal Consorzio di Bacino. E’ seguita la sospensione del Consiglio stesso per dieci minuti e la trattazione della questione nel consesso dei capigruppo (come proposto da Abonante), che ha portato a due possibili soluzioni: la richiesta al Consorzio di modificare tale premessa o la presentazione di un emendamento su questo punto nel corso del prossimo Consiglio Comunale.

 

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