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“Coldiretti Alessandria ha deciso che quest’anno gli auguri di Buone Feste avranno il sapore della solidarietà”.

Lo hanno sottolineato con commozione il presidente e il direttore della Coldiretti Alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni mentre consegnavano, oggi pomeriggio, a Padre Giuseppe, responsabile provinciale del Convento dei Frati Cappuccini di via San Francesco di Alessandria, una donazione destinata ad aiutare chi in questo momento ne ha più bisogno.

Un’azione dettata dalla necessità di andare incontro alle esigenze sempre più impellenti delle diverse realtà che si dedicano a sostenere in modo concreto e diretto di chi si occupa tutti i giorni di coloro che cercano conforto.

Chi, infatti, ha occasione di transitare verso sera in via Gramsci avrà sicuramente notato la fila sempre più numerosa di persone che aspettano l’apertura di un porta, piccola e discreta, dalla quale nessuno viene respinto.

“Sappiamo quanto sia un punto di riferimento importante – hanno aggiunto Paravidino e Moroni – per questo motivo abbiamo scelto di devolvere proprio alla mensa dei frati francescani di Alessandria il nostro “Buon Natale” dove abbiamo incontrato oltre a Padre Giuseppe anche Fratello Luigi, il responsabile del “Ristoro francescano” gestito interamente da volontari, aperto 365 giorni l’anno, in grado di offrire non solo un piatto di minestra ma anche una parola di conforto”.

La “nuova” povertà colpisce un numero sempre maggiore di persone e i Frati Cappuccini lo sanno bene poiché ogni sera, dalle 17 alle 19, nella mensa in via Gramsci 10 allargano la tovaglia della fratellanza ad un numero di persone sempre in aumento.

La mensa offre un pasto caldo a circa ottanta ospiti, italiani e stranieri, uomini e donne, giovani e anziani che si trovano nell’impossibilità di provvedere autonomamente ad uno dei bisogni fondamentali dell’uomo.

Una realtà fatta di una solidarietà silenziosa e importante per il nostro territorio dove, da dieci anni rappresenta un simbolo forte di quell’aiuto agli ultimi che è l’essenza stessa della missione francescana.

Difficile fare un “identikit” dei fruitori: hanno molte nazionalità, diverse età, differenti storie alle spalle. In comune hanno “solo” la povertà.

“Da sempre, quando la solidarietà chiama Coldiretti risponde, in prima linea, per portare il nostro sostegno ovunque serva e per continuare a far crescere il territorio. Chi ci conosce lo sa bene. – hanno concluso Paravidino e Moroni – Abbiamo scelto di essere solidali con questa iniziativa perché significa essere a fianco di chi si occupa del prossimo e dare conforto a chi ne ha bisogno. E perché significa anche arricchimento personale per chi lo fa. Questo è il Natale che noi di Coldiretti abbiamo scelto e che vorremmo condividere con tutti voi.”

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