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Per effetto della crisi nei consumi e dell’andamento stagionale, che ha favorito la maturazione anticipata, sono crollati i prezzi dei vegetali freschi che sono risultati in flessione del 6,2 per cento.
Un dato negativo che va a ricollegarsi al crollo del commercio tradizionale al dettaglio in tutte le sue forme.
Oggi è prioritario fare la fare spesa in modo più oculato, guardare con più attenzione la data di scadenza e acquistare dosi più contenute. Risultato? Il drammatico cedimento storico della spesa accompagnata dal cambiamento nella composizione del carrello ma anche dei luoghi di acquisto.
In controtendenza con il calo generale delle vendite degli alimentari si registrano valori in crescita per l’acquisto di materie prime, dalla farina alle uova fino al miele. A cambiare sono anche i luoghi tradizionali della spesa, l’unica forma di distribuzione commerciale in crescita sostenuta nel tempo della crisi sono i mercati degli agricoltori dove si trovano prodotti locali del territorio, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo.
“Piacciono i mercati degli agricoltori e piacciono i prodotti locali. – affermano il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni – L’esempio è dato dai numeri: infatti, in controtendenza rispetto all’andamento generale dei consumi aumenta la spesa nei mercati degli agricoltori che sono l’unica forma di vendita organizzata che cresce nell’alimentare a due cifre, facendo emergere tre chiare linee di tendenza come la ricerca della combinazione ottimale tra qualità, sicurezza e prezzo, la percezione della responsabilità sociale ed ambientale che ha ogni atto di acquisto e il rapporto tra il cibo ed il territorio con il riconoscimento del valore che ha l’identità territoriale delle produzioni”.
Un modo per promuovere la conoscenza della stagionalità dei prodotti, ma anche la filosofia del km. zero, con i cibi in vendita che non devono percorrere lunghe distanze, riducendo le emissioni in atmosfera dovute alla combustione di benzina e gasolio. E gli effetti si fanno sentire anche sugli sprechi che vengono ridotti per la maggiore freschezza della frutta e verdura in vendita che dura anche una settimana in più, non dovendo rimanere per tanto tempo in viaggio.
Domani, intanto, in occasione del mercato che verrà allestito regolarmente in piazza Castello a Casale Monferrato si potranno trovare tutte le peculiarità dell’enogastronomia provinciale, di qualità e di stagione, ad un equo prezzo: vino, salumi, formaggi, ortaggi, frutta, olio e miele venduti direttamente a “Km0”.
In questo modo sarà più facile seguire le regole dettate dall’educazione alimentare, ossia effettuare una spesa di qualità ma che sappia rispondere alle esigenze dei consumatori.
Il segreto del successo dei mercati Campagna Amica? Sicuramente il fatto di essere una Rete che si può a buon diritto definire un “mercato senza mercanti” .

 

 

 

 

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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