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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato della Coldiretti Alessandria.

“Un accordo che ci consentirà di scrivere un capitolo importante della nuova Pac dove il rilancio dell’agricoltura passerà attraverso scelte decisive che vedranno al centro dell’attenzione settori strategici come la zootecnia, o il sostegno a colture come la barbabietola, il riso e il pomodoro da industria”.
Con queste parole il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina, Roberto Paravidino e Simone Moroni, hanno commentato l’accordo sull’attuazione della nuova Pac 2014-2020, che vale 52 miliardi di euro raggiunto dal ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e dagli assessori regionali in grado di rappresentare, come ha sottolineato il presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo, “un esempio positivo di politica che sa decidere in tempi brevi nell’interesse dei veri imprenditori agricoli e contro rendite ormai insostenibili, superando i particolarismi dei vari territori ed effettuando scelte determinanti per il futuro dell’agricoltura e dell’agroalimentare italiani”.
Plauso alla fondamentale scelta di una più equa distribuzione delle risorse e di privilegiare il lavoro e i giovani, proprio “perchè – hanno continuato Paravidino e Moroni – questo settore può essere protagonista del rilancio economico del Paese. L’accordo assicura un sostegno ai settori portanti della nostra agricoltura e, con esso, garantisce quelle produzioni su cui si fonda lo straordinario successo del Made in Italy all’estero, creando occupazione e sviluppo sul territorio”.
Al tempo stesso si è finalmente avuto il coraggio di colpire le rendite di una casta di intoccabili che rappresenta lo 0,2% della platea dei beneficiari ma che in questi anni ha assorbito il 15% del sostegno all’agricoltura.
Per incentivare il lavoro giovanile, è prevista la maggiorazione degli aiuti diretti nella misura del 25% per i primi 5 anni di attività per le aziende condotte da under 40, assicurando il livello massimo di plafond disponibile che ammonta a circa 80 milioni di euro.
Definita anche la figura dell’agricoltore attivo, la convergenza, dove si è scelto di considerare l’Italia come Regione unica e le misure di sostegno per le aree svantaggiate e di montagna, per le quali è stata individuata una diversificazione delle condizioni per essere considerati agricoltori attivi e un premio differenziato per il latte di montagna.
Definiti i soggetti beneficiari della Pac, con allargamento della “black list” ed esclusione dai contributi delle banche, società finanziarie, assicurative e immobiliari, come richiesto dalla Coldiretti.
Si è deciso poi di applicare una riduzione del 50% dei pagamenti diretti sulla parte eccedente i 150.000 euro del pagamento di base e del 100% per la parte eccedente i 500.000 euro. In tale ambito è stato valorizzato al massimo il lavoro in quanto dal taglio saranno esclusi i costi relativi alla manodopera, salari stipendi, contributi versati a qualsiasi titolo per l’esercizio dell’attività agricola.
Si è stabilito, inoltre, di intervenire in maniera integrata con altri strumenti quali i programmi di sviluppo rurale e l’Ocm ortofrutta attivando una misura a favore del pomodoro da industria e una misura in favore della meccanizzazione nelle aree rurali. È stato anche stabilito che nel 2016 verranno effettuate verifiche sull’operatività e sull’attuazione delle nuove misure, alla luce anche delle scelte che verranno compiute dagli altri partner europei.
Le scelte sono state fatte privilegiando un criterio di equità, nel rispetto dell’equilibrio territoriale, sintetizzando le numerose istanze provenienti dai diversi settori e rafforzando gli ambiti strategici dell’agricoltura italiana.

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