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Alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali; Mario Catania; si è svolto ieri in Alessandria; presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi; il convegno “Un patrimonio sotto i nostri piedi. Rispettiamolo”; organizzato dalla Cia – Confederazione italiana agricoltori del Piemonte e della Liguria.
Una sala gremita di autorità e agricoltori ha ascoltato gli interessanti interventi che si sono succeduti sulle strategie di tutela del suolo e valorizzazione della produzione agricola.
Carlo Ricagni; presidente della Cia di Alessandria; ha aperto i lavori; coordinati dai presidenti della Cia Piemonte; Roberto Ercole; e Liguria; Ivano Moscamora; sottolineando come il suolo è un patrimonio che non deve essere abbandonato e che risulta non più utile se lo si lascia andare.
Hanno portato i saluti l’Assessore all’Agricoltura della Provincia di Alessandria Lino Carlo Rava; il Sindaco di Alessandria; Maria Rita Rossa e la Professoressa Graziella Berta dell’Università del Piemonte Orientale.
Quindi ha preso la parola per l’intervento introduttivo Dino Scanavino; vice presidente nazionale della Confederazione; ha posto l’accento sul fatto che il territorio ha una valenza che travalica il mero ambito agricolo. La tutela del territorio e la salvaguardia dei tesori ambientali devono essere intese non solo come pura protezione; ma in funzione della coesione e della crescita culturale della collettività pertanto; diventa necessario avviare un patto tra istituzioni; mondo agricolo e comparti produttivi per la difesa e la valorizzazione del territorio.
Hanno fatto seguito la comunicazione di Fiorenzo Ferlaino dell’Ires Piemonte e la relazione di Giuseppe Cornacchia responsabile del Dipartimento Sviluppo Agroalimentare e Territorio della Cia Nazionale. Cornacchia ha rimarcato come il terreno agricolo è un bene comune indispensabile sia per gli agricoltori sia per la società e che occorrono politiche adeguate per salvaguardarlo.
Quindi sono intervenuti
Giovanni Barbagallo Assessore all’Agricoltura della Regione Liguria (un terreno coltivato è un terreno preservato); Claudio Sacchetto Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte (necessaria una riduzione della edificabilità dei terreni agricoli ma non mettere restrizioni per l’utilizzo degli stessi da parte degli imprenditori agricoli) e Ugo Cavallera Assessore all’Urbanistica della Regione Piemonte (merito al Ministro per la presentazione di questo disegno di legge; una questione su cui dovevano mettere mano anche altri).
Nel suo intervento il ministro Mario Catania ha rimarcato come la battaglia per la difesa del suolo è un impegno collettivo e non da portare avanti da soli.
Inoltre ha illustrato i contenuti ed il significato politico del Disegno di legge del Governo sul consumo di suolo; che ha il merito; se non altro; di aver riportato al centro del dibattito politico un tema fondamentale per lo sviluppo del settore agricolo.
“Ogni giorno – ha detto il Ministro – 100 ettari di terreno vanno persi. Negli ultimi 40 anni parliamo di una superficie di circa 5 milioni di ettari. Siamo passati da un totale di aree coltivate di 18 milioni di ettari a meno di 13. Sono dati che devono farci riflettere sul fatto che il problema del consumo del suolo nel nostro Paese deve essere una priorità da affrontare e contrastare”.
Nelle sue conclusioni il presidente nazionale della Cia; Giuseppe Politi; ha ricordato l’impegno di lunga data della Cia per bloccare la cementificazione selvaggia ed ha espresso pieno appoggio al Ddl presentato dal Ministro Catania. La Cia sosterrà il provvedimento dando vita ad una serie di iniziative e manifestazioni in tutte le Regioni; come quella di Alessandria ed auspica che venga approvato entro fine legislatura.
Politi ha ribadito che occorre garantire l’equilibrio tra i terreni agricoli e le zone edificabili; ponendo un limite massimo al consumo del suolo e stimolando il riutilizzo di zone già urbanizzate. Invece; troppo spesso nel nostro Paese l’uso del territorio è stato subordinato ad interessi finanziari; sovente speculativi.

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