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Via libera anche per i soldi accantonati dagli accordi tra cittadini e Schmidheiny

 

Sarà la Sala consiliare del Comune di Casale Monferrato a ospitare l’incontro del del Comitato strategico del Centro Regionale per la Ricerca, la Sorveglianza e la Prevenzione dei rischi da amianto che sancirà la nascita dell’Unità Funzionale interaziendale Asl AL – Aso per la diagnosi e la terapia del Mesotelioma.

 

Nell’ultima riunione di giugno, infatti, l’assessore regionale alla Sanità, Ugo Cavallera, su sollecitazione di tutti i membri del Comitato, aveva dato mandato a Asl AL e Aso AL di quantificare, eventualmente anche a step progressivi, le risorse necessarie per le attività dell’Unità Funzionale Interaziendale e di predisporre, di conseguenza, il progetto esecutivo.

 

A pochi mesi di distanza si è così giunti alla convocazione per giovedì 5 dicembre del Comitato Strategico: «Sono assolutamente soddisfatto e felice – ha voluto sottolineare il sindaco, nonché presidente del Comitato strategico, Giorgio Demezzi -: in breve tempo, così come tutti noi auspicavamo, siamo riusciti a giungere a un risultato storico. Grazie alla collaborazione fattiva di tutti, abbiamo raggiunto l’obiettivo principale che si ci si era dati alla costituzione del Comitato Strategico: convertire in fatti concreti e certi dei buoni propositi. Non era assolutamente scontato, ma ci siamo riusciti».

 

Ma per rendere operativa l’Unità Funzionale era necessario stilare un piano economico e, di conseguenza, capire quali fondi avrebbero potuto coprirli: «Tra le proposte avanzate durante l’ultimo Comitato Strategico – ha proseguito Giorgio Demezzi – c’è stata quella di utilizzare parte dei fondi accantonati dalle transazioni unilaterali tra i cittadini e lo svizzero Schmidheiny. Questo non solo permetterebbe di dare piena attuazione a questo storico progetto, ma darà la possibilità alle famiglie di vedere concretamente i risultati sul proprio territorio. Per discutere nel dettaglio questo aspetto, nei giorni scorsi ho già incontrato le parti che dovranno richiedere lo sblocco dei fondi affinché, immediatamente dopo la seduta del 5 dicembre, ci si attivi per renderli disponibili il prima possibile».

 

Si ricorda che il progetto che si andrà ad approvare si baserà essenzialmente su tre punti cardine:

– garantire la migliore qualità di diagnosi e cura ai pazienti affetti da mesotelioma in ambito multidisciplinare e con riferimento alle evidenze disponibili;

– garantire l’attivazione di un percorso assistenziale sin dalla diagnosi;

– garantire l’attivazione di tutti gli studi clinici specifici su questa patologia che possano essere effettuati a livello locale, tenuto conto delle infrastrutture disponibili.

 

L’unità Funzionale vedrà inoltre la collaborazione scientifica del Dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino e, come già più volte sottolineato, si inserirà in un percorso di collaborazione che solo negli ultimi anni si è avviato tra Asl AL, Aso AL, Università di Torino e Centro Sanitario Amianto e avrà come prerogativa quella di condivisione in rete delle conoscenze, delle esperienze e delle risorse complessive disponibili, inserendosi quindi in un contesto non solo nazionale ma anche internazionale.

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