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Martedì 29 agosto, presso la sede della Cgil, si è costituito il Comitato provinciale alessandrino che aderisce alla Campagna nazionale promossa dai Radicali “ERO STRANIERO. L’UMANITA’ CHE FA BENE”, con l’adesione di ACLI, ASGI, Casa della Carità, CILD, A Buon Diritto, Centro Astalli, CGIL. Si tratta di un progetto di legge di iniziativa popolare che propone la modifica della legge Bossi Fini, facendo emergere l’Italia, che accoglie e non respinge. L’obiettivo è raccogliere 50.000 firme entro il 25 ottobre. Ad Alessandria si potrà firmare durante gli eventi pubblici promossi da Associazione Cultura e Sviluppo, Casa di Quartiere e nelle  sedi che verranno successivamente indicate.

Il Comitato propone:

  1. Introduzione di canali legali e sicuri d’arrivo in Europa:

-implementando i programmi di reinsediamento e favorendo la creazione di corridoi umanitari;

-garantendo mobilità interna a quanti giungono nel territorio europeo e chiedono protezione: lo Stato membro competente va determinato tenendo conto innanzitutto delle esigenze familiari o umanitarie del richiedente asilo garantendo il rispetto del principio dell’unità familiare e delle clausole umanitarie del regolamento di Dublino.

  1. Diversificazione dei meccanismi di ingresso per lavoro:

-a partire dall’introduzione di un permesso di soggiorno temporaneo per ricerca di occupazione e dalla reintroduzione del sistema dello sponsor ( già presente nella Legge Turco Napolitano);

-forme di regolarizzazione su base individuale degli stranieri irregolari, anche nel caso di richiedenti asilo diniegati, qualora sia dimostrabile l’esistenza in Italia di un’attività lavorativa o di formazione, di legami familiari , sul modello spagnolo del “radicamento”. A Torino da alcune settimane la Prefettura concede il permesso di soggiorno anche a persone a cui è stato negato lo status di rifugiato, ma che siano all’interno di un percorso d’integrazione effettivo che preveda una proposta d’assunzione concreta.

  1. Riforma del sistema di accoglienza:

-adottando unicamente il modello Sprar;

-migliorando la qualità dei servizi attraverso meccanismi di monitoraggio efficaci;

-investendo sul lavoro, valorizzando le forze produttive del territorio e mettendo i Centri per l’impiego nelle condizioni di erogare con efficacia servizi di formazione e avviamento lavorativo attraverso appositi sportelli per l’integrazione da finanziare, a livello nazionale e regionale, ricorrendo ai fondi europei.

I primi aderenti al Comitato Provinciale Alessandrino sono: ICS Onlus, CGIL, Associazione Cultura e Sviluppo, Comunità San Benedetto al Porto, Aps Cambalache, Aps Sine Limes, Cooperativa Coompany, Caritas Diocesana di Tortona, Emergency, Associazione Verso il Kurdistan, ACLI.

Barbara Rossi