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I Carabinieri della Stazione di Valenza hanno arrestato per furto aggravato Marcello Bonetti, di 48 anni, pregiudicato. Una pattuglia interveniva rapidamente alle 23.30 del 26 luglio in via Galimberti perché dei residenti avevano sentito dei rumori provenire dal negozio di parrucchiere che si trova nella via. All’arrivo della pattuglia, i militari notavano uscire dal vicolo adiacente il negozio proprio il Bonetti il quale veniva immediatamente bloccato. Intanto, veniva accertato che una delle tapparelle del negozio era aperta, la finestra era spalancata e con un vetro rotto e a terra era presente un martello. Il Bonetti presentava piccoli graffi e tagli sanguinanti alle mani come se si fosse tagliato con un vetro. Sottoposto a perquisizione venivano rinvenuti nelle sue tasche circa 80 euro, di cui 35 in banconote e 45 in monete. I militari potevano così ricostruire che l’uomo era giunto sul posto con un martello, aveva preso di mira una tapparella di una finestra laterale del negozio che si affaccia su una aiuola alberata, quindi non di transito, forzandola e aveva colpito il vetro della finestra, rompendolo. Poi aveva infilato la mano, da qui i graffi e tagli, e aveva girato la maniglia spalancando la finestra e riuscendo ad accedere al locale dove aveva rovistato sul bancone, non trovando niente nella cassa perché svuotata dai titolari prima della chiusura. A quel punto aveva preso e svuotato il barattolo delle mance, visto che il titolare confermava di avere messo dentro quattro banconote, per un totale proprio di 35 euro, quando aveva avuto bisogno di cambiare le monete, soldi ritrovati nelle tasche del Bonetti. Il martello veniva sequestrato, mentre Bonetti veniva accompagnato in caserma e arrestato per furto aggravato e posto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo svoltosi la mattina del 28 luglio, conclusosi con la convalida dell’arresto, il rinvio dell’udienza e l’applicazione della misura dell’obbligo di dimora con permanenza in casa dalle 20.00 alle 07.00.

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno denunciato per rifiuto di sottoporsi al test dell’etilometro e resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale un cittadino tunisino di 33 anni, pregiudicato. I militari alle 23.40 del 24 luglio in corso Carlo Marx fermavano un’auto, di proprietà di terza persona, con alla guida il 33enne. L’uomo, che da subito sembrava molto agitato e infastidito dal controllo, rifiutava il l’accertamento preliminare con il precursore, dicendo che l’apparecchio a suo avviso non era a norma e regolamentare. Visto che cominciava ad agitarsi, veniva fatto salire in auto e accompagnato in caserma dove gli veniva chiesto di sottoporsi al test dell’etilometro, ma rifiutava categoricamente. Inoltre, minacciava tutti i presenti di fargliela pagare per quanto stavano facendo, ma, quando gli veniva ritirata la patente a seguito del rifiuto del test, prendeva una sedia e la scagliava contro un muro, insultando tutti i militari. Subito dopo diceva che tanto in Italia nessuno gli può fare niente, spintonando i carabinieri nel tentativo di uscire dagli uffici e allontanarsi dalla caserma. A quel punto veniva bloccato e ammanettato, ma nella colluttazione uno dei militari riportava lesioni a un polso per otto giorni di prognosi. Veniva anche richiesto l’intervento di personale sanitario per accompagnarlo al pronto soccorso cittadino dove veniva sedato visto il suo forte stato di agitazione. Veniva quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per quanto commesso, la sua patente di guida veniva sequestrata mentre l’auto veniva affidata al proprietario.

I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Alessandria e della Stazione di Bosco Marengo, in diverse circostanze, hanno segnalato alla Prefettura cinque giovani quali assuntori di stupefacenti. Nel pomeriggio del 26 luglio, alle 17.30 circa, i militari del Nucleo Operativo eseguivano una perquisizione a casa di un cittadino marocchino, 28enne e pluripregiudicato, in atto sottoposto alla detenzione domiciliare, sospettato di detenere stupefacenti. Nel corso della perquisizione, eseguita con l’ausilio dell’unità cinofila della Polizia Locale di Alessandria veniva rinvenuto un pezzo di hashish di 0,5 grammi circa. La droga veniva sequestrata e l’uomo veniva segnalato alla Prefettura quale assuntore e la sua posizione veniva segnalata all’Autorità Giudiziaria che lo aveva posto in detenzione domiciliare, imponendogli delle prescrizioni tra le quali anche quella di non detenere o usare stupefacenti. Poco dopo gli stessi militari e l’unità cinofila antidroga hanno controllato dei giovani presenti nella piazza antistante il Duomo nei pressi di una scuola. Sul posto c’erano cinque minorenni e il cane fiutava nelle loro vicinanze, precisamente su un gradino della scalinata della scuola, un involucro contenente 0,65 grammi di marijuana che veniva sequestrata. Nei confronti dei giovani non è stato preso alcun provvedimento, ma è plausibile che uno di loro abbia gettato l’involucro alla vista dei militari. Inoltre, sempre il 26 luglio alle 16.00 circa, i militari della Stazione di Bosco Marengo controllavano un’auto a Fresonara con a bordo tre cittadini italiani e un cittadino pakistano di 20 e 21 anni, residenti ad Alessandria. I militari sentivano provenire dall’abitacolo un forte odore di sostanza stupefacente e, visto che alla richiesta se qualcuno di loro fosse in possesso di droga rispondevano negativamente, venivano tutti perquisiti estendendo la perquisizione anche al veicolo. Nella portiera dell’auto veniva rinvenuto uno spinello che uno di loro dichiarava avere preparato per sè, mentre nell’auto nella disponibilità di tutti venivano rinvenuti un involucro in cellophane contenente 1,5 grammi di hashish e un involucro contenente 1,7 grammi di marijuana. Tutta la droga veniva sequestrata e i quattro venivano segnalati alla Prefettura quali assuntori di stupefacenti.

I Carabinieri della Stazione di Solero hanno denunciato per detenzione abusiva di arma comune da sparo un cittadino italiano di 68 anni, pregiudicato. La pattuglia interveniva alle 23.00 circa del 24 luglio nelle campagne di Solero perché, per cause accidentali, aveva preso fuoco un piccolo capanno utilizzato come ricovero attrezzi. I militari presenziavano allo spegnimento delle fiamme e quando i vigili del fuoco entravano nella struttura trovavano su un divano una carabina calibro 4,5. La carabina veniva presa in consegna dai militari di Solero che iniziavano gli accertamenti sull’arma, verificando che l’uomo non esibiva nessuna denuncia di detenzione anche perché nei confronti dell’uomo dieci anni fa era stato emesso un divieto di detenzione armi. Inoltre, l’arma non risulta mai censita in banca dati, quindi non si conosce la provenienza. La carabina, detenuta illegalmente, ovviamente veniva posta sotto sequestro e l’uomo veniva denunciato al’Autorità Giudiziaria per detenzione abusiva di arma comune da sparo.

I Carabinieri della Stazione di San Salvatore Monferrato hanno denunciato per porto abusivo di arma da taglio un cittadino italiano di 24 anni, residente in provincia di Alessandria. La pattuglia interveniva alle 10.00 del 25 luglio presso il Palazzo di Giustizia di corso Crimea perché una guardia giurata in servizio di vigilanza alla struttura aveva segnalato al 112 la presenza di un uomo che aveva tentato di entrare nel palazzo con una coltello a serramanico. Giunti sul posto, i militari accertavano che mentre l’uomo entrava nella struttura aveva messo un borsello nel nastro scorrevole del metal detector che rilevava la presenza di un coltello a serramanico all’interno, venendo quindi bloccato dagli addetti alla sicurezza che consegnavano l’arma ai militari intervenuti. L’uomo, che stava entrando in Tribunale per una vicenda personale, veniva quindi denunciato per porto abusivo di arma da taglio e il coltello veniva ovviamente sottoposto a sequestro.

I Carabinieri della Stazione di Valenza hanno denunciato per danneggiamento aggravato una cittadina italiana di 45 anni. Una donna del posto denunciava ai primi di luglio che nella notte tra il 29 e il 30 giugno aveva lasciato l’auto sotto casa sua i centro città e, quando tornava a riprenderla la mattina seguente, trovava entrambi gli specchietti laterali rotti. I militari acquisivano delle immagini di una telecamera di sorveglianza della zona e scoprivano che avevano ripreso la persona che aveva commesso il fatto. La persona veniva identificata nella 45enne, che abita nello stesso palazzo della vittima, la quale messa di fronte all’evidenza dei fatti diceva di essere scesa per strada per buttare la spazzatura e di essersi avvicinata in effetti avvicinata all’auto poi risultata danneggiata. Ma dalla visione delle immagini si nota precisamente come la donna esca di casa senza alcun sacco della spazzatura, si avvicini all’auto della vittima e poi ritorni dentro il palazzo in cui abita. Vista l’evidenza dei fatti, veniva denunciata all’Autorità Giudiziaria per danneggiamento aggravato.

I Carabinieri della Stazione di Felizzano hanno denunciato per tentato furto aggravato di rame un cittadino rumeno di 34 anni, pregiudicato, senza fissa dimora. L’indagine prendeva spunto dal tentativo di furto di rame alla ditta Essex Italy di Quattordio avvenuto alla fine di maggio del 2014. I Carabinieri della Compagnia di Alessandria in quella occasione intervenivano con più pattuglie per sventare il furto visto che alcune persone, dopo avere tagliato la recinzione esterna e il filo spinato che sovrasta il muro di cinta della ditta, si introducevano nella zona magazzino e liberavano dal cellophane le bobine di rame poste sui bancali. Dopo averle preparate, spostavano le bobine accumulandole nella zona della recinzione. Una parte di queste bobine venivano trasportate all’esterno del muro di cinta, ma l’allarme lanciato dal personale di vigilanza permetteva alle pattuglie dell’Arma di intervenire rapidamente, mettendo i ladri in fuga per le campagne circostanti. All’interno e all’esterno della recinzione venivano rinvenute complessivamente 99 bobine da 20, 50 e 100 kg. per un peso complessivo di 3600 kg di rame, che venivano restituite ai responsabili della ditta e nel corso di una verifica, veniva confermato che niente veniva rubato nel corso dell’azione criminosa. Sul posto i militari avevano modo di repertare diverso materiale molto utile per le indagini scientifiche successivamente condotte da personale del RIS di Parma. Infatti, l’indagine tecnica svolta dagli esperti di investigazioni scientifiche su quanto rinvenuto permetteva di appurare che i campioni biologici repertati appartenevano anche al 34enne rumeno che quindi quel giorno, insieme ad altri complici, aveva tentato il furto. L’uomo, che ha a suo carico diversi precedenti penali specifici, veniva quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria alessandrina.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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