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⦁ I Carabinieri della Stazione Alessandria Principale hanno arrestato in esecuzione di un ordine di carcerazione Florin Asmarandi, di 34 anni, pregiudicato. L’uomo deve scontare, in stato di detenzione domiciliare, una condanna a un anno e tre mesi circa di reclusione in seguito al cumulo di pene relativo a due condanne per due tentati furti aggravati, uno commesso in Sardegna nel 2010 e uno commesso in provincia di Asti nel 2011. L’ultima condanna nei suoi confronti era stata emessa dal Tribunale di Alba nel 2013 e, dopo essere divenuta definitiva, veniva assorbita nel provvedimento di cumulo di pene. L’ufficio esecuzioni penale del Tribunale di Asti ha di conseguenza emesso il provvedimento restrittivo pari a quasi un anno e tre mesi di reclusione per i quali è stata concessa all’uomo la possibilità di scontarli nella propria abitazione in regime di detenzione domiciliare. L’uomo veniva quindi sottoposto al provvedimento restrittivo per l’espiazione della pena residua.
⦁ I Carabinieri della Stazione Alessandria Cristo hanno denunciato per danneggiamento aggravato un cittadino italiano di 40 anni. Ai primi di febbraio, una donna del posto si recava dai carabinieri della Stazione Cristo presentando una denuncia per danneggiamento della propria auto perché la donna, all’uscita dal lavoro la sera del 1 febbraio, aveva trovato il cofano anteriore rigato. La donna, che lavora come dipendente in un esercizio pubblico, visionava le telecamere di sorveglianza del locale in cui lavora e che riprendevano perfettamente la sua auto mentre era parcheggiata vicino al luogo di lavoro. Dalla visione delle immagini si vedeva nitidamente che l’uomo, intorno alle 20 del 1 febbraio, si avvicinava all’auto della vittima e la rigava sul cofano più volte. La donna riconosceva nelle immagini un uomo, il 40enne appunto, che alcuni giorni prima, a fine gennaio, l’aveva tamponata mentre era alla guida della sua auto e, al momento di scambiarsi i dati, l’uomo si era mostrato particolarmente aggressivo, insultandola e minacciandola tanto da costringerla a chiedere l’intervento delle forze di polizia perché spaventata. La vittima però i giorni successivi tornava presso la Stazione del Cristo per presentare un’altra denuncia perché la sera del 4 febbraio aveva trovato, sempre nel parcheggio del luogo di lavoro, una gomma della sua auto tagliata. Dalla visione delle telecamere la donna notava che l’uomo che aveva tagliato il pneumatico era lo stesso che aveva rigato l’auto tre giorni prima e che l’aveva tamponata a fine gennaio. L’uomo, che era riuscito a sapere dove lavora la donna, si era quindi recato sul posto due volte in pochi giorni per compiere la sua vendetta e aveva dato sfogo alla sua rabbia rimanendo però immortalato entrambe le volte nelle immagini di sorveglianza che lo hanno inchiodato nelle sue responsabilità. Veniva quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per danneggiamento aggravato.
⦁ Notte di controlli quella di domenica 14 febbraio. I Carabinieri della Stazione di Solero hanno infatti controllato a tappeto i conducenti dei veicoli per verificare le condizioni psico-fisiche di chi si poneva alla guida, denunciando due persone e sanzionandone amministrativamente una terza per guida in stato di ebbrezza. Il primo dei sanzionati era un cittadino italiano di 31 anni, della provincia di Asti, con precedenti di polizia, il quale veniva fermato alle 02.30 sulla SP 10 ad Astuti alla guida di un’auto di proprietà della madre. L’uomo veniva fermato perché non manteneva una condotta di guida lineare, accelerando e frenando continuamente, e veniva accertato che aveva sicuramente bevuto viste le sue condizioni fisiche nel momento del controllo. Il test dell’etilometro evidenziava un valore di oltre 1,40 g/l, motivo per il quale veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria e la patente di guida veniva immediatamente ritirata, mentre la sua auto veniva affidata a persona in grado di condurla. Il secondo era un cittadino rumeno di 40 anni, residente nel capoluogo, con precedenti di polizia, il quale veniva fermato e controllato alle 04.00 circa ad Astuti alla guida di un veicolo di sua proprietà. Sottoposto al test dell’etilometro, questo evidenziava un valore di poco inferiore a 0,80 g/l motivo per il quale, visto che rientrava nel caso meno grave, veniva sanzionato amministrativamente e gli veniva ritirata immediatamente la patente di guida. L’auto veniva invece affidata a persona in grado di guidare. Il terzo caso riguardava un cittadino italiano di 23 anni, della provincia di Alessandria. Fermato alle 05.00 circa in frazione Astuti lungo la SP 10 alla guida dell’auto del fratello e ritenuto che avesse bevuto, veniva sottoposto al test dell’etilometro risultando un valore di 1,00 g/l circa, motivo per il quale veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per guida in stato di ebbrezza e la sua patente di guida veniva immediatamente ritirata, mentre il suo mezzo veniva affidato a persona in condizione di guidare.
⦁ I Carabinieri della Stazione di Spinetta Marengo hanno denunciato per truffa un cittadino italiano di 47 anni, residente in provincia di Roma, già denunciato per truffe simili. L’indagine prendeva spunto dalla denuncia presentata ai primi di gennaio da un uomo del posto il quale riferiva che pochi giorni prima aveva visto su un sito di vendite on line un orologio replica di un modello molto famoso, venduto al prezzo di 427 euro comprese le spese di spedizione, e aveva deciso di acquistarlo visto che il prezzo era conveniente. Scambiava alcune mail con il venditore e poi effettuava il relativo bonifico su un conto corrente che gli era stato indicato, aspettando l’orologio per i tre giorni lavorativi previsti per la consegna. Non vedendolo arrivare, gli veniva comunicato di aspettare ancora altri dieci giorni circa perché arrivava dall’estero. Trascorsi quei giorni, cercava di contattare il venditore non riuscendo più a rintracciarlo in nessun modo, né arrivava il prodotto. Capito di essere stato truffato, presentava la querela e avevano così inizio gli accertamenti. I militari accertavano che l’IBAN del conto corrente a cui aveva inviato i soldi corrispondeva al conto intestato al 47enne romano. Veniva accertato che l’uomo è l’unico titolare del conto sul quale effettuava regolarmente dei movimenti bancari e sul quale era giunto proprio il bonifico di 427 euro da parte dell’uomo truffato. Inoltre, i militari accertavano che su quel conto erano giunti altri ben 19 bonifici per acquisti identici ovvero aventi tutti la stessa causale di pagamento e la stessa descrizione dell’operazione. L’uomo veniva pertanto denunciato all’Autorità Giudiziaria per truffa.
⦁ I Carabinieri della Stazione di Castellazzo Bormida hanno denunciato per porto di oggetti atti ad offendere due cittadini macedoni di 26 e 38 anni, uno dei due con precedenti di polizia, residenti in provincia di Asti. La pattuglia alle 03.00 circa del 13 febbraio controllava le strade della zona industriale della Micarella e notava un’auto con i due uomini a bordo. Dal controllo, i militari scoprivano che il veicolo risultava da sottoporre a fermo amministrativo per pregresse violazioni al codice della strada. Però i militari notavano anche che i due erano molto nervosi e, alla richiesta dei militari sui motivi della loro presenza a quell’ora in quel luogo, non rispondevano in maniera convincente. Nel corso della loro perquisizione estesa anche al veicolo, sotto il sedile del passeggero venivano rinvenuti un palanchino di oltre mezzo metro e una pinza per tagliare cavi elettrici, di cui non sapevano giustificare il possesso. Il materiale veniva sequestrato e i due venivano condotti in caserma dove venivano denunciati all’Autorità Giudiziaria.
⦁ I Carabinieri dell’Aliquota radiomobile di Alessandria nelle giornate del 13 e 14 febbraio hanno denunciato per violazione delle norme sull’immigrazione quattro cittadini albanesi, di età compresa tra i 22 e 31 anni, tre dei quali pregiudicati e tutti domiciliati nel capoluogo. I primi tre denunciati venivano controllati in via Amendola mentre si aggiravano a piedi con fare sospetto e, nel momento dell’identificazione, alla richiesta di esibire il permesso di soggiorno, ne erano tutti sprovvisti. Veniva accertato che si trovavano sul territorio nazionale senza averne titolo e per tale motivo venivano denunciati all’Autorità Giudiziaria per il loro stato di clandestinità. Nella mattina del 14 febbraio veniva invece denunciato un altro cittadino albanese, anche lui pregiudicato, controllato in via del Capriolo, anche lui sprovvisto di qualsiasi documento relativo al regolare soggiorno e permanenza sul territorio nazionale. A quel punto, veniva accompagnato in caserma dove veniva denuncia all’Autorità Giudiziaria per il suo stato di clandestinità.
⦁ I carabinieri della Stazione di Castellazzo Bormida hanno denunciato per omessa custodia di armi e per avere omesso di denunciare lo smarrimento di un’arma un cittadino italiano di 62 anni. Il giorno 9 febbraio una pattuglia del comando di Castellazzo si recava presso l’abitazione del 62enne per controllare la corretta detenzione delle armi regolarmente denunciate dall’uomo. Durante il controllo si accertava però che mancava una pistola che era regolarmente denunciata anche a seguito di un recente trasferimento del luogo di detenzione, ma che in realtà non si trovava in casa. L’uomo, alla richiesta, non sapeva indicare dove si trovasse la pistola, affermando anche di non averla mai posseduta cosa impossibile visto che recentemente aveva ripetuto la denuncia per cambio di abitazione. Pertanto, veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per avere omesso di denunciarne lo smarrimento e per omessa custodia di armi per non avere adoperato le cautele necessarie per impedire lo smarrimento dell’arma.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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