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L’iniziativa vede coinvolte otto aziende consolidate del territorio. Due i progetti: “Mani intelligenti” e “Thor”. Soddisfatti i titolari

I tirocinanti hanno dato prova di saperci fare e per qualcuno potrebbe arrivare l’assunzione

fantozzi_gr4Fino a cinquecento anni fa, molti genitori mandavano i propri figli “a bottega”. Significava mandare i giovani da maestri d’arte per sviluppare le proprie doti imparando da chi aveva già esperienza alle spalle. Tra i vari personaggi famosi del passato ricordiamo Leonardo da Vinci e Michelangelo, che andarono a bottega uno dal Verocchio e l’altro dal Ghirlandaio.
Oggi, invece, i giovani che vanno “a bottega”, o, nel nostro caso, i giovani che partecipano al progetto “botteghe”, sono giovani tirocinanti presso aziende locali. Il programma ha come finalità la valorizzazione e la promozione del lavoro artigianale e l’apprendistato.
Le botteghe sono costituite da 8 aziende, all’interno delle quali si svolgono tirocini suddivisi in tre cicli della durata di 6 mesi. I giovani partecipanti vengono retribuiti con un compenso di 500 euro mensili per 30 ore settimanali. I progetti che riguardano il nostro territorio sono due: “Mani intelligenti” e “Thor” entrambi nel campo dell’impiantistica, e coinvolgono le ditte: Acosì s.r.l., Bianchi Costruzioni s.a.s., T.I.&A.T., Giacobbe Valter Impianti, Lolaico Impianti S.r.l, Sada 2 S.r.l., Colori e Decori sas, e la Rael Elettromeccanica, ElektroImpianti s.n.c., C&S s.n.c., Carino Impianti, I.C.E.P. s.a.s, E.P.S. s.r.l., Garaventa Marco, I.C. impianti, Igetech e Lai Impianti s.n.c.
Tra le ditte partecipanti c’è anche la Rael Elettromeccanica, nata a Genova nel 1968 come officina elettromeccanica specializzata nella riparazione di macchine elettriche, e poi trasferitasi a Basaluzzo nel 1986. L’azienda, operante nel settore dell’avvolgimento elettrico, ha seguito un percorso di crescita costante sino alla realtà attuale, caratterizzata da dinamismo e tecnologia all’avanguardia per garantire ai propri clienti un servizio completo e di qualità. Il progetto “Thor” è piaciuto molto al signor Incoronato, proprietario dell’azienda, che ci ha rilasciato una breve dichiarazione: “Sono stati affiancati alla nostra ditta due ragazzi molto validi. Siamo stati molto fortunati perché si sono dimostrati capaci e con voglia di imparare il nostro mestiere. Stiamo valutando la loro assunzione a fine del periodo di tirocinio. Per quanto riguarda cosa hanno appreso in questo periodo, posso dire che i risultati sono stati buoni. Logicamente, per imparare a fare bene questo lavoro servono due o tre anni ma loro sono sulla buona strada e, inoltre, hanno capito subito la nostra linea guida fondamentale: la costante ricerca del miglioramento qualitativo e l’efficienza produttiva.”
Dopo aver ascoltato la parte della azienda, abbiamo voluto ascoltare un partecipante al progetto, Veronica Martucci: “Ormai siamo quasi giunti al termine del periodo di tirocinio e posso dirmi più che soddisfatta. È vero, non è il lavoro per il quale ho studiato, ma, capitandomi questa occasione, l’ho colta al volo. Sono arrivata qui non sapendo proprio nulla di come approcciare questo lavoro ma devo dire che il modo che hanno di spiegare le cose è stato fondamentale per farmi capire cosa e come farle. Siamo stati molto seguiti sia dalla Rael che dai promotori del progetto, coordinati dal Punto Giovani di Novi Ligure. Sicuramente è un’esperienza che auguro a molti miei coetanei perché ti da l’opportunità di imparare qualcosa e di inserirti nel mondo del lavoro.”

 

Alice Porotto

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