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Prosegue la battaglia per eliminare qualsiasi ombra di dubbio sulla possibilità di realizzare una discarica di rifiuti a Sezzadio. Per rendere più evidente la contrarietà della popolazione, i sindaci dell’Acquese hanno costituito un’associazione che intende battersi contro la costruzione del sito, che potrebbe accogliere negli anni tonnellate di rifiuti.
L’attività di recupero di rifiuti pericolosi, seppur lecita, potrebbe diventare pericolosa vista la presenza nel sottosuolo di una delle falde acquifere più importanti per qualità e quantità, di tutto il Sud del Piemonte.
“La recente posizione presa dalla Provincia in merito alla richiesta della Riccoboni, conferma che le preoccupazioni dei sindaci e della popolazione in merito ai due progetti (discarica di Sezzadio e attività di recupero di rifiuti pericolosi) erano fondate, e non basate su battaglie senza se e senza ma” tengono a precisare dall’associazione. Le istanze dei sindaci sono ora al vaglio del Ministero dell’Ambiente e della Regione Piemonte al fine di porre una tutela a salvaguardia di una delle zone più ricche di acqua di tutto il Sud Piemonte.
L’Associazione dei sindaci, oltre che il progetto stesso, rigettato dalla Provincia poiché non presenta efficaci sistemi di contenimento dei rischi ed è gravemente carente dal punto di vista tecnico-impiantistico, ritiene che sia da contestare anche la scelta del sito.
Nasce l’ipotesi, quindi, di spostarsi su altre realtà della provincia, più propense ad ospitare una discarica.

Giampi Grey

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