dialessandria.it - no photo
dialessandria.it - no photo

Lavoro del passato

Nei cimiteri del XIX secolo avreste potuto incontrare persone che svolgevano un mestiere ai limiti della legalità.
Stiamo parlando dei resurrezionisti, come venivano chiamati gli uomini che dissotterravano i cadaveri dalle tombe per rivenderli agli scienziati desiderosi di compiere macabri studi di anatomia umana.
In molte parti d’Europa, l’unico modo legale che i ricercatori avevano per impossessarsi di un cadavere da vivisezionare era tramite la condanna a morte alla quale doveva essere parallelamente inflitta la condanna a dissezione, che, generalmente, veniva riservata a chi si era macchiato di crimini particolarmente gravi. Con la progressiva diminuzione dell’uso della pena capitale e la concomitante diffusione delle scuole di medicina, i giovani studenti avevano sempre maggiore difficoltà a reperire corpi freschi, pertanto si trovavano costretti ad assoldare i resurrezionisti per avere sempre materiale su cui lavorare.
Nonostante il furto di cadaveri fosse un reato punibile con la detenzione ed, in talune zone, anche con l’esecuzione, i gendarmi erano propensi ad ignorare chi li trafugava poiché veniva considerato un male necessario.

Marcello Rossi

0 0 voti
Valutazione articolo
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
0
Vorremmo sapere cosa ne pensi, scrivi un commento.x