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La valorizzazione di alcuni edifici religiosi che sono parte integrante del nostro patrimonio architettonico e artistico è il fulcro attorno a cui ruota il Progetto Thetris, attraverso cui la Provincia potrà inserirsi in un circuito europeo del turismo sacro che toccherà anche, in Italia l’abbazia di Novalesa a Torino e le abbazie benedettine del Padovano, mentre i partner stranieri saranno aree di Polonia, Slovenia, Austria, Slovacchia e Ungheria. Per il Basso Piemonte i complessi religiosi prescelti sono tre: la chiesa e l’area conventuale di San Francesco a Cassine, l’abbazia di Santa Giustina a Sezzadio, e il complesso monumentale di Santa Croce a Bosco Marengo.
Come sottolineato da Gianfranco Cuttica di Revigliasco, Direttore del Museo di Santa Croce, ma anche cassinese di nascita,  «oltre a giacere sullo stesso asse stradale ed essere dunque felicemente collegati, si prestano a un percorso diacronico, che dall’Alto Medioevo (Santa Giustina a Sezzadio), si snodi per il Basso  Medioevo (San Francesco a Cassine), fino allo splendore rinascimentale di Santa Croce.
Ci sono i requisiti per un buon lavoro». Il progetto italiano dovrà essere elaborato entro il 31 dicembre.

 
CM

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