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Matteo Luison, giovane medico legale di Acqui Terme

Come in un poliziesco anche se la realtà è ben diversa

Ho incontraro una figura professionale stravagante, Matteo Luison, spinto dall’onda dei mille telefilm di Matlock che è stato il primo coroner mediatico casalingo.

Come hai cominciato a legare col mondo della medicina?
Poco romanticamente ti dirò che dopo il liceo ho optato per la facoltà con più garanzie di impiego, la specializzazione invece l’ho scelta da subito, mi sembrava la più intrigante!

In quanto tempo il lavoro diventa reale, la pratica e la teoria.
Nella facoltà di medicina lo studente che abbia voglia di lavorare un po’ di più può subito entrare nel mondo dei reparti, fin dal secondo/terzo anno. Con la specializzazione si entra subito “nel vivo” (frase poco opportuna nel mio caso) iniziando realmente a lavorare. Dopo la specializzazione, per quanto posso testimoniare, si può iniziare ben presto a lavorare, magari anche solo con la continuità assistenziale (guardia medica) in attesa magari di concorsi, che ad oggi sono ancora numerosi per quanto riguarda l’assunzione di figure sanitarie.

Hai una responsabilità legale incredibile cosa hai imparato che vale anche nel mondo extralavorativo?
Per ora ancora poco, diciamo che, come si dice in ambito di responsabilità medica, mi limito a rispettare “norme, regolamenti e discipline” il più possibile!

La “carriera” in Italia per un “giovane” professionista. In 4 Mosse.
Titolo di studio, capacità pratiche, occasioni e fortuna. Purtroppo allo stato attuale le ultime due valgono quasi quanto le prime!

Matlock è il primordiale salto verso la letteratura di genere. Quanta narrativa c’è in un caso?
La maggior parte dei casi ha ben poco di poetico o romanzesco, in realtà quello che è molto romanzato è l’ambiente che circonda questo mondo, che in concreto si presenta molto canonico nella vita di tutti i giorni. I casi eclatanti per fortuna sono pochi e dovendo essere trattati in modo tecnico/scientifico lasciano poco spazio alla “letteratura”.

I casi più importanti: 2 curiosità pubblicabili.
Molti casi sono sotto procura e quindi soggetti a segreto istruttorio. Però ricordo un’esumazione in un cimitero di montagna ai tempi della specializzazione, tramutatasi in una sorta di gita con tanto di pasto al sacco consumato nel cimitero; con maggior tristezza ricordo invece un senzatetto dell’Europa dell’est, ritrovato dopo molti giorni in un dormitorio abbandonato, nell’indifferenza più totale. Ogni caso è una storia, triste nella maggior parte dei casi.

A quale sogno professionale sei aggrappato ora?
Io credo che la possibilità di realizzare più o meno velocemente i propri sogni professionali dipenda dalla grandezza dell’obiettivo. Io sognavo di fare il medico legale ad Acqui Terme: posso dire di aver raggiunto il mio obiettivo il giorno dopo la specializzazione!

Mario Andrea Morbelli

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