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Il candidato scelto dai novesi è Rocchino Muliere, volto noto del Partito Democratico e con una lunga esperienza in Regione Piemonte

Su Facebook lo sfidante Moro lancia la polemica e anche a livello locale le spaccature non mancano

Nonostante una campagna elettorale non particolarmente aggressiva, le primarie del PD di Novi Ligure per stabilire il candidato del centrosinistra per le prossime elezioni comunali che si terranno in primavera, hanno dato un esito non scontato.
Alla fine il candidato scelto dai novesi è Rocchino Muliere, volto noto del Partito Democratico, che a 56 anni ha deciso di rimettersi in gioco nella provincia che gli ha dato i natali dopo un lungo periodo di servizio presso la Regione Piemonte.
Muliere è nato infatti a Carezzano e i suoi primi trascorsi in politica sono stati fatti a Novi Ligure.
Dal 1995 al 1990 è stato consigliere all’interno del Consiglio Comunale della cittadina piemontese, nei cinque anni successivi è stato assessore e rappresentante del partito PCI. Nel 1995 è avvenuto il passaggio in Provincia e successivamente in Regione.
Ora il neo-candidato sindaco del Pd alle prossime elezioni amministrative dovrà confermarsi leader di un partito che appare spaccato sia a livello comunale – con alcuni mal di pancia già espressi da alcuni membri e iscritti al partito – sia a livello nazionale.
Su 1715 novesi che si sono recati alle urne, Muliere ha raccolto ben 896 voti, conquistando un ampio consenso in una sessione di primarie assolutamente soddisfacente per il grande numero di cittadini che sono andati a votare.
Niente da fare per il principale avversario tra i candidati, l’assessore provinciale Graziano Moro, che si è fermato a 519 preferenze. Terzo l’assessore comunale Simone Tedeschi, che ha ricevuto 289 voti, mentre le schede bianche sono sei e quelle nulle cinque.
Rocchino Muliere si è detto assolutamente felice del risultato ottenuto, sottolineando l’importanza dei 1715 novesi che si sono recati alle urne.
Stesso discorso per Moro, che ha affidato a Facebook la sua sua personale riflessione. “Grazie alle 1700 persone che sono andate a votare dimostrando che le primarie sono la più bella innovazione introdotta nella politica italiana in questi ultimi anni. Grazie a tutti i votanti sia che abbiano votato per me, Muliere o Tedeschi” ha scritto l’assessore provinciale. La coda polemica però era nell’aria ed è arrivata poco dopo sempre sul popolare social network. “Alle primarie ha vinto Muliere punto. Bravo Rocchino sono 800 voti. I miei poveri 500 voti denotano solo il ragguardevole distacco. Solo un’unica amara considerazione. «È mai possibile che tutto il gruppo dirigente del partito giovani e vecchi (esclusi gli ignavi, la peggior categoria sosteneva Dante Alighieri) si sia schierata con Rocchino e in parte (gruppo dirigente cosiddetto dei giovani renziani) con Tedeschi?» Forse c’è qualcosa di incompatibile tra me e il gruppo dirigente del Pd. Dovrò rifletterci su!” ha aggiunto Moro, che ha innescato un pesante botta e risposta in cui sono stati coinvolti anche Germano Marubbi e Fabio Scarsi, due volti noti del PD nella Provincia di Alessandria.
Ancora una volta, dunque, le primarie stabilite dal partito, rischiano di dividere e spaccare in più parti il centrosinistra.
I prossimi mesi che ci avvicineranno alle elezioni amministrative del Comune di Novi Ligure – oltre che Tortona e Ovada – saranno determinanti per capire se i due candidati sconfitti continueranno ad appoggiare la linea presa dal partito stesso o se decideranno di non aderire al programma che Rocchino Muliere presenterà entro poche settimane.

Luca Piana

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