dialessandria.it - no photo
dialessandria.it - no photo

Il fiume cittadino mai vissuto: un angolo della città le cui potenzialità non sono mai state sfruttate

Sognando il lancio del turismo sulle orme di Firenze e Roma, aspettando la costruzione del ponte Meier quando verrà

I cali dei consumi determinati dalla crisi economica stanno colpendo anche, secondo gli ultimi dati raccolti, il settore del turismo.
Se una volta era consuetudine, bene o male per tutti, prendersi una vacanza per trascorrere qualche giorno al mare o in montagna, oggi i consumatori scelgono vacanze più brevi e in località più vicine; aumenta, di conseguenza, il tempo trascorso in città durante il periodo estivo.
Ma Alessandria, cosa offre per riempire le afose giornate di luglio?
Le nostre colline sono sicuramente ricche di itinerari ciclopedonali di grande interesse, basti pensare ai percorsi che attraversano i colli tortonesi o del Valenzano.
Al di là della provincia, la verità, però, è che il capoluogo non offre grandi spunti di intrattenimento, eccezion fatta per alcune vie del centro storico.
Ed ecco che, girando la città, si scoprono alcune aree che attualmente versano in una situazione di degrado, ma che potrebbero essere valorizzate senza grosse spese e con un po’ di fantasia.
È il caso del lungo Tanaro di Alessandria, un angolo di verde in città le cui potenzialità non sono mai state sfruttate.
Con la costruzione del Ponte Meier, che unirà la città alla Cittadella, luogo per il quale, almeno a parole, sono in atto progetti di rivalorizzazione volti a richiamare numerosi visitatori, alessandrini e non, il lungo Tanaro costituirebbe un luogo di passaggio molto trafficato.
Se quest’angolo di Alessandria non dovesse essere ‘risanato’ in concomitanza ad una rivalorizzazione della Cittadella, sicuramente non sarebbe un bel biglietto da visita per la città. Complice la scarsa illuminazione notturna, il lungo Tanaro non è un posto sicuro dove camminare dopo il tramonto, e di giorno si presenta come un luogo sporco e poco curato.
Per sfruttare le potenzialità del posto, perchè non ‘arredare’ il nostro lungo fiume come a Torino è stato fatto lungo il Po con i Murazzi che, nonostante i problemi di ordine pubblico presentati negli ultimi tempi, sono stati per anni il centro della movida torinese?
La proposta è lanciata, spetta ora a chi di dovere raccoglierla!

 

Marcello Rossi

0 0 voti
Valutazione articolo
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
0
Vorremmo sapere cosa ne pensi, scrivi un commento.x