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Spazi per i giovani insufficienti, strade dissestate e piste ciclabili come miraggi

Alla domanda “qual è il problema di Alessandria?”, i cittadini elencano…

Strade dissestate, pochi spazi per i giovani ed iniziative insufficienti. Queste le problematiche maggiormente evidenziate da chi Alessandria la conosce abbastanza bene: i cittadini ed i visitatori abituali. Forse, considerare ovvie e scontate alcune pratiche di semplice cura dell’urbanistica, oggi, può essere normale, ma questa concezione non pare appartenere alla nostra città. È sufficiente immaginare una famiglia che desidera fare un giro in bicicletta. Abbiamo un padre, una madre e due bambini. Bene, se si suppone che essi abbiano voglia di pedalare per qualche chilometro, è facile arrivare alla conclusione che dovranno far fronte a molti problemi: strade con buchi che sembrano voragini, pericolosi per le macchine e ancora di più per le biciclette; “decorazioni urbane”, quali aiuole, che, non curate, compromettono la visibilità negli incroci, causando un forte rischio di incidenti; la carenza di piste ciclabili che costringe i ciclisti ad essere un pericolo per gli altri e per se stessi, a causa dei forti rischi che si corrono per strada.
Inoltre, se si pensa ad una meta piacevole da raggiungere, per trascorrere un pomeriggio all’aria aperta, si fatica a trovare una risposta, poiché l’insufficienza di aree verdi non permette molte alternative. Alla domanda: “Quali pensi che siano i problemi di Alessandria?”, le reazioni sono state molteplici. Ciò che più colpisce, però, non è il fatto che al quesito siano susseguite delle risposte, poiché qualunque città ha dei problemi. L’aspetto sconcertante, che dovrebbe destare preoccupazione, è il fatto che le persone abbiano faticato a mettere in ordine le idee, fornendo elenchi di problematiche, quasi a rispondere: “Quali dei tanti?”.
Perché questa è Alessandria, una città che fatica a tener testa alla crisi. Una città che dedica tempo, denaro, risorse e fatica a progetti talvolta superflui o rimasti incompiuti: ne sono un esempio alcuni parchi e strutture abbandonate. Una città che sembra aver perso inventiva e che propone sempre i soliti eventi, ormai visti e rivisti.
I giovani faticano a trovare dei luoghi in cui recarsi,poiché sono scarsi gli spazi ad essi dedicati; zone di rilievo, come i giardini della stazione, talvolta, risultano pericolose, a causa di frequenti episodi di microcriminalità; il patrimonio artistico e culturale della città non viene sufficientemente valorizzato; vi è scarsa interazione con le città importanti vicine; i commercianti non ricevono aiuti per incrementare il lavoro; i parcheggi a pagamento sono aumentati drasticamente di numero, tant’è che si fa sempre più fatica a trovarne uno gratuito. Così è come appare Alessandria agli occhi delle persone che la frequentano. Queste sono le problematiche da esse riscontrate in una piccola indagine.
Si dice che la speranza sia l’ultima a morire, è vero, ma questa città ha bisogno di fatti e non di parole.

Giada Guzzon

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