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Era il 1915 ed il primo cinema di Acqui “Timossi” ospitava una conferenza di Cesare Battisti. A 100 anni di distanza la città non ha più un cinema. Prima il Cristallo chiuso da diversi anni poi l’Ariston nel 2013, le sale cinematografiche sono ormai un miraggio per i cittadini acquesi. Grazie all’accordo raggiunto tra l’amministrazione ed i nuovi gestori dei due cinema chiusi, Ariston e Cristallo potranno tornare a “vivere”. Entrambe le strutture necessitano importanti investimenti sia per la parte multimediale sia per la messa in sicurezza di un luogo pubblico: le vecchie pellicole a bobina saranno sostituite con moderne macchine da proiezione mentre sono già partiti i lavori per rispettare le norme di sicurezza in materia di locali adibiti alla proiezione cinematografica. L’Ariston è anche conosciuto come il teatro della città , luogo d’importanti manifestazioni come l’Acqui Storia o spettacoli teatrali e di danza. Per questo motivo gli acquesi attendono con fervore la riapertura dello stabile. “Per veder un film o l’anteprima dobbiamo affidarci ai cinema di altre cittadine come Nizza Monferrato o Alessandria” ricordano Mario e Giovanna di Acqui, assidui frequentatori di sale cinematografiche. Il ritorno del cinema in piazza Matteotti porterà inoltre beneficio anche ai locali commerciali della zona, soprattutto agli imprenditori che avevano aperto una attività proprio per l’esistenza del cinema. “Dopo diversi sopralluoghi da parte dei vigili del fuoco è prevista ancora una visita all’Ariston a fine aprile” dice il primo cittadino di Acqui che rassicura la riapertura per fine estate. Solo a fine anno sarà invece riaperta la sala del Cristallo.

Giampi Grey

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