dialessandria.it - no photo
dialessandria.it - no photo

La storia e la scalata di giovani artisti acquesi passati dal “solito locale” alla gloria della televisione nazionale. Determinazione e sacrifici, il loro segreto

“Anche se è accaduto tutto in fretta, il percorso è molto lungo e non ci sentiamo per niente arrivati”

Succede che un giorno accendi la televisione e vedi in onda il video dei NonostanteClizia.
Sono ragazzi della tua stessa città di ventimila abitanti, Acqui Terme, e magari pochi giorni prima li avevi visti suonare nel tuo bar di fiducia. Scatta l’intervista per sapere come e quando sono passati dal “solito locale” a nientemeno che Mtv. Il primo che incontro è Simone Barisione, uno dei cinque componenti della band, in cui suona tastiere e synth. “Ti dirò: anche se è successo tutto in fretta, il percorso è molto lungo e non ci sentiamo per niente arrivati. Anche se, naturalmente, siamo molto felici!”. Riassumendo: i NonostanteClizia hanno tra i 20 e i 25 anni, e con qualche cambiamento di formazione sono attivi dal 2008.
Dopo centinaia di festival, live e concorsi, approdano al contest RockTargatoItalia, classificandosi primi alle finali nazionali.
Segue il primo LP della band, tra il 2011 e il 2012. E poi? “Abbiamo incontrato Andrea Vittori (che, tra l’altro, ha lavorato con i Marlene Kuntz ed è stato tour manager in Italia per i Simply Red), ci ha ascoltati una sera a Milano. Da subito ha creduto in noi aiutandoci nel nostro progetto”. L’alchimia tra Vittori ed il gruppo sembra funzionare alla perfezione, tanto che i NonostanteClizia cominciano ad essere trasmessi su Virgin Radio, Match Music, Radio 105 e nominati Artisti del mese su Mtv. Cosa portano di nuovo nel mondo della musica? A rispondermi è Valerio Gaglione, voce e chitarra: “Sarebbe pretenzioso dire che siamo un’assoluta novità. Diciamo che abbiamo un modo di suonare all’inglese, ma con testi in italiano”.
Guardando all’Inghilterra, allora, quale differenza c’è con il panorama musicale italiano? “Là c’è più professionalità”, dice Simone: “Mi ricordo in particolare un incontro tra Noel Gallagher (ex Oasis) e Tony Blair. La musica incontra spesso le altre parti della società, mentre in Italia mi sembra un mondo a sè, a cui non si dà importanza come vero e proprio patrimonio culturale”. Cosa vi piacerebbe cambiare, allora, del mondo musicale italiano? “L’istituzione burocratica è lunga e complicata. Ci sono moduli infiniti da compilare. E poi la musica dal vivo: purtroppo, sta pian piano scomparendo”, dice Marco Gervino, altro membro della band con Matteo Porta e Manuel Concilio.
Assolutamente con i piedi per terra, non si sbilanciano sul loro futuro. “Tutti lavoriamo o studiamo ancora”, mi dicono. A proposito, ma qual è il genere dei NonostanteClizia? “Eh. Questo è il domandone! I Bluvertigo si definivano Blob Rock, una specie di insieme di stili. Noi forse siamo Blob Pop. Indie è inflazionato!”.

Ilaria Zanazzo

0 0 voti
Valutazione articolo
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
0
Vorremmo sapere cosa ne pensi, scrivi un commento.x