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Anche dopo le feste, la città della Bollente è ricca di appuntamenti e manifestazioni

Seminari di filosofia, concerti, mancano però i locali con musica live

Il 2014 si inaugura ad Acqui Terme, tra manifestazioni culturali e teatrali. Dal 22 al 24 gennaio si svolgeranno gli incontri della Scuola di Alta Formazione Filosofica, a Palazzo Robellini: il comune di Acqui promuove l’iniziativa dal 1998, organizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Genova e la Classe di Scienze Sociali della Scuola Superiore “Sant’Anna” di Studi Universitari e di Perfezionamento – Pisa. La Scuola, con lezioni e seminari, si rivolge a laureati e ricercatori, nonchè ad insegnanti e chiunque fosse interessato. Per l’appuntamento con i Giovedì Letterari, in data 23 gennaio si terrà, presso la Biblioteca Civica, lo spettacolo “Di Nobile Canzone”, del Gruppo dell’Incanto. Il concerto propone canzoni scaturite dal lavoro poetico-musicale originale di Aldino Leoni, e dalla collaborazione con poeti contemporanei. In programma anche pezzi trobadorici e rinascimentali, oltre che di De André, cantautore fra i più vicini alla poesia. Non manca, come ogni mese, il Mercatino degli Sgaientò in Corso Bagni, per acquistare antiquariato, cose vecchie o usate.
Un’occasione per passare la domenica, in questo caso il 26 gennaio, curiosando nel passato e regalarsi qualcosa di insolito. Un calendario di eventi che abbiamo chiesto di commentare ai giovani, cogliendo l’iniziativa per parlare di cultura e capire cosa può mancare ad Acqui Terme, attraverso gli occhi dei ragazzi. “Rivogliamo i locali in cui si poteva suonare dal vivo, senza limitazioni che rendano la musica live impossibile da ascoltare”, dice Stefano, 30 anni. È d’accordo anche Lara, 20 anni: “Specialmente d’estate! Più voci e meno console per dj”. Ci sono proposte di piccoli festival musicali, sempre per quanto riguarda la bella stagione. “Concerti dagli Archi Romani, abbiamo già la location!?” commenta Chiara, 22 anni. Dunque tanta, tantissima voglia di musica, nelle risposte ricevute.
“Secondo me, bisognerebbe invitare e proporre serate a molti artisti. Anche famosi, perchè no?”, spiega Stella, 28 anni.
Ma le idee dei giovani acquesi vanno oltre: si sente la mancanza di spettacoli a teatro, una sala giochi curata e corsi, serali e non, per bambini.
“Così non si annoiano ed evitano di passare la giornata in casa”, dice il neo papà Simone. Alessandro pensa a “Laboratori di vario tipo a basso costo: disegno, recitazione, sport alternativi, qualsiasi cosa!”. Un’idea diffusa è quella di un centro sociale con quota annuale, dove ritrovarsi nelle serate invernali, “Che non c’è mai nulla da fare”, dice Andrea, 20 anni: “Non abbiamo neanche più il cinema!”. Preoccupazione riscontrata dalla quasi totalità degli intervistati. I due cinema acquesi, Ariston e Cristallo, sono infatti chiusi a tempo indeterminato per probabili ristrutturazioni e problemi economici interni.A darci la battuta finale, in proposito, è Enrico, 22 anni, che ricorda una frase di Dino Risi: “La tv vive di cinema, ma il cinema muore di tv”.

Ilaria Zanazzo

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