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La Provincia di Alessandria avrà come presidente il primo cittadino del suo capoluogo. È questo il verdetto delle elezioni di secondo grado, le prime dall’approvazione del decreto Delrio per il riordino degli enti locali, che ha consegnato questo secondo incarico a Rita Rossa. Il sindaco di Alessandria ha vinto con una maggioranza del 60,8%, mancando però di quel consenso molto più ampio che il centrosinistra pronosticava prima di questa tornata elettorale. Determinante è stato il risultato ottenuto ad Alessandria, dove, secondo il nuovo meccanismo consultivo, i voti degli aventi diritto hanno avuto un peso specifico maggiore rispetto a quelli provenienti dagli altri Comuni della Provincia.
Il centrodestra ha comunque accolto positivamente il secondo posto ottenuto dalla lista Borasio, così come Giancarlo Caldone della lista “Democrazia e Partecipazione” può gioire per 5mila voti ottenuti, che valgono comunque una poltrona da consigliere a Palazzo Ghilini. La nuova Provincia sarà quindi governata da sette consiglieri del Partito Democratico (Oddone, Mazzoni, Muzio, Buscaglia, Tagliabue, Demaria, Muliere), quattro di centrodestra (Riboldi, Sirchia, Baldi, Buzzi Langhi) e dal già citato Caldone. Nonostante le elezioni siano ormai terminate, all’interno delle altre forze politiche e di una minoranza Pd, continuano le critiche per l’assegnazione del doppio incarico a Rita Rossa, alle quali seguono gli strascichi di polemica circa le nuove modalità di voto imposte dalla riforma Delrio.

Marcello Rossi

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