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Novi Ligure e Ovada redarguite dall’organo regionale sui bilanci dell’ultimo biennio

La Corte dei Conti contesta voci di spesa e mette in dubbio la salute finanziaria

municipio-novi-ligureBrutte notizie per l’amministrazione comunale di Novi Ligure, che nelle scorse settimane – verso la seconda metà di aprile per essere precisi – si è vista recapitare a mezzo posta una lettera della sezione regionale della Corte dei Conti, che contestava pesantemente l’operato della Giunta dell’ultimo biennio. “Il Comune di Novi Ligure adotta modalità di stanziamento in bilancio e accertamento delle risorse derivanti dal recupero dell’evasione e dalle sanzioni che non rispondono a corretti principi di sana gestione contabile e che sono idonei ad alterare la rappresentazione dell’effettivo equilibrio del bilancio e del rispetto del patto di stabilità”, si legge nella missiva, discussa ampiamente nel Consiglio Comunale dello scorso 3 giugno. Tra le contestazioni avanzate dall’ente regionale, si parla di “difficoltà nella gestione della cassa (da parte del Comune di Novi) poiché utilizza ampiamente lo strumento dell’anticipazione di tesoreria e ha conservato, nonostante le cancellazioni effettuate, residui attivi relativi al 2007 e agli esercizi precedenti, in ordine all’effettiva sussistenza dei quali è ragionevole dubitare”. La richiesta di anticipo alla banca, come ben spiegato nella lettera, e la riscossione parziale delle multe – su una previsione di 601 mila euro la riscossione finale è stata di 432 mila – hanno ulteriormente infastidito la Corte dei Conti, che non ha esitato a farsi sentire come già aveva fatto in passato con altri comuni della nostra Provincia. Questa situazione di emergenza ha immediatamente allarmato l’opposizione, preoccupata dalla missiva indirizzata al sindaco Robbiano e alla sua Giunta Comunale. “Anche quest’anno, per il terzo anno consecutivo, la Corte dei Conti ha messo sotto controllo il Comune di Novi Ligure. Questa volta per il rendiconto 2011 ed il bilancio di previsione del 2012. Una vera e propria tirata d’orecchie, della quale ci preoccupano soprattutto tre specifici richiami”, si legge nella nota diffusa da Avanti Novi, Comitato ALFARE, Fratelli d’Italia e Lega Nord. Ma la “tirata d’orecchie” della Corte dei Conti non si è limitata alla maggioranza del Consiglio Comunale. Da Torino sono stati chiesti chiarimenti in merito alla situazione della Noviservizi, la società di proprietà del Comune che ha in gestione la farmacia comunale e l’impianto di illuminazione della città. In questo caso, a non convincere la Corte dei Conti sono “i rapporti finanziari tra il Comune e la Noviservizi, che evidenziano criticità alle quali rimediare”.
Non è solo Novi Ligure ad essere nel mirino della sezione regionale della Corte dei Conti. Nei mesi scorsi anche l’amministrazione comunale di Ovada ha ricevuto una lettera da Torino, dove si evidenziava una chiusura negativa di 203 mila euro riferita alla voce “spesa corrente” dell’anno 2011. Entrando nello specifico, la Corte dei Conti ha contestato al Comune il saldo negativo delle uscite relative al funzionamento dei servizi di proprietà, sottolineando che per legge la spesa corrente dovrà essere compensata dai trasferimenti pubblici, tributi, introiti derivanti dai servizi locali, che rappresentano le risorse in entrata, e non dai soldi delle multe o da ricavi ottenuti per la costruzione degli immobili. L’opposizione, nelle vesti dell’ingegnere Eugenio Boccaccio, ha contestato l’operato del sindaco Oddone in questa circostanza, ricordando che questa reprimenda pubblica non rappresenta certo un toccasana per la città. “Il nostro bilancio cittadino è sano – ha ricordato il primo cittadino – inoltre saremmo veramente in difficoltà ad accettare ulteriori tagli di spesa pubblica, visto che siamo già ridotti all’osso”.

 

Luca Piana

 

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