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Un bando entro la fine dell’anno assegnerà il sito storico. Il FAI assicura che continuerà a vigilare sulla destinazione d’uso

Intervista a Ileana Gatti Spriano, capo delegazione Fondo Ambiente Italiano: “Mi auguro che si crei occupazione”

Possibilità di rilancio per Alessandria, o disfatta per la gestione pubblica?”: è questo l’interrogativo che gli alessandrini si stanno ponendo in merito alla decisione resa nota dal demanio di voler affidare la Cittadella a privati.
Il tavolo che si occupa della costituzione del bando di gara dovrebbe rendere noto il documento definitivo entro fine anno, e per il mese di maggio 2014, quindi, la Cittadella dovrebbe già avere un nuovo “proprietario”.
A Palazzo Rosso, al di là delle opinioni dei singoli al riguardo, la novità non ha comunque colto di sorpresa nessuno.
Il dissesto finanziario e la mancanza di fondi degli enti locali non permettono di usufruire della struttura come questa meriterebbe, la mancanza di risorse umane, eccezion fatta per i volontari Fai, e pecuniarie, rischiano inoltre di peggiorare lo stato di degrado in cui si trovano alcuni ambienti all’interno della fortezza.
Per tentare di recuperare l’enorme opportunità che la Cittadella rappresenta per Alessandria, il pubblico ha dovuto quindi fare un passo indietro nella speranza che altri abbiano successo laddove è stato registrato un fallimento, da considerare parziale solo grazie all’intervento del volontariato, che però,da solo non basta. “Sono orgogliosa della gente che collabora con me”, ci ha detto Ileana Gatti Spriano, capo delegazione FAI Alessandria che da anni coordina i volontari che operano in Cittadella. “ma ad un certo punto le forze si esauriscono”. “Noi abbiamo fatto molto, ora mi auguro che chi vorrà occuparsi della Cittadella crei occupazione ed in particolare modo offra lavoro ai giovani. Se il pubblico non ce la può fare”, ha continuato Gatti Spriano, “allora è giusto affidare ai privati seppur con dei dettami che devono essere indicati dal demanio. Noi del FAI rimarremo le sentinelle della Cittadella, continueremo ad essere presenti per garantire che l’operazione venga fatta con trasparenza, e che i cittadini possano continuare ad usufruire di questo straordinario bene comune. Se lo Stato sarà presente durante questa fase di passaggio, sono convinta che il privato potrà lavorare bene”.
Gli operatori volontari che si stanno attualmente prendendo cura della fortezza potranno quindi continuare a farlo, nel mentre sono già al lavoro per organizzare l’annuale appuntamento con le “Giornate FAI”, che si terranno a marzo 2014.
Considerato il periodo di crisi che non solo Alessandria sta attraversando, il demanio potrebbe utilizzare la Cittadella come caso pilota per valutare future collaborazioni tra pubblico e privato nella gestione dei beni culturali.
L’Italia è, senza presunzione, un Paese con un patrimonio artistico e culturale imparagonabile, se da una parte l’intervento del privato nella sua salvaguardia può tutelarlo e salvaguardarlo, dall’altra occorre molta attenzione affinchè non si combini l’ennesimo “disastro all’italiana”.

Marcello Rossi

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