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Nuova ordinanza del Comune per smaltire i residui vegetali

Deve essere assicurata costante vigilanza

Bruciare si può ma con cautela. Questa in estrema sintesi la soluzione adottata dal Comune di Acqui Terme in merito alla possibilità degli agricoltori di bruciare, direttamente sul sito di produzione, i residui vegetali, cioè sfalci, potature, ripuliture provenienti da attività agricole e forestali. Nel mese di agosto l’amministrazione comunale ha emanato l’ordinanza n. 182 che permette l’eliminazione delle materie in oggetto. Inoltre l’articolo 14, comma 8, del Decreto legge 24 giugno 2014 n. 91, consente la gestione controllata dei residui vegetali mediante combustione nelle aree, periodi e orari individuati con apposita ordinanza del Sindaco, fermo restando che “nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regioni, la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata.

 

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” Soddisfatto l’Assessore ai Lavori Pubblici ed Ecologia Guido Ghiazza, che parla di una pratica agricola tradizionale  nelle nostre campagne. “Le prescrizioni disposte nell’ordinanza sono dettate dall’esigenza di rispetto dell’ambiente e di salvaguardia della salute pubblica; nello stesso tempo spero che la reintroduzione della possibilità di bruciare i propri residui vegetali contrasti l’abbandono delle terre coltivabili e prevenga gli incendi boschivi, a volte determinati dall’accumulo di sterpaglie.” In pratica, deve essere assicurata costante vigilanza da parte del produttore dei residui vegetali o del conduttore del fondo, o di persona di sua fiducia, il quale deve essere presente con mezzi idonei al controllo ed allo spegnimento delle fiamme; è vietato inoltre abbandonare la zona fino alla completa estinzioni di braci e focolai. La combustione deve essere effettuata in cumuli di dimensione limitata avendo cura di isolare l’intera zona da bruciare tramite una fascia libera da residui vegetali e di limitare l’altezza ed il fronte dell’abbruciamento e deve avvenire ad almeno 20 metri da edifici di terzi.

Giampi Grey

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