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Ormai è in corso da tempo la ristrutturazione di un’ala del Conservatorio Romano di Gavi che verrebbe dedicata alla realizzazione di un asilo nido.

La struttura che ospita già un negozio di prodotti eco solidali un centro di distribuzione del banco alimentare e un centro di ascolto parrocchiale, vede il suo progetto di micronido sempre più in salita. L’Opera Pia (Ipab), che gestisce il Conservatorio, sta rischiando di perdere il contributo regionale che permetterebbe la realizzazione dell’asilo.

L’intervento di ristrutturazione richiederebbe 450 mila euro e un tempo di realizzazione di circa due anni.

L’Opera Pia per ora ha ricevuto buona parte di questa somma: 260 mila euro sono stati dati dalla regione Piemonte, 5 mila euro dalla Fondazione Cral e oltre 55 mila euro dalla Fondazione Crt.
I lavori però sono ormai fermi da un anno a causa di gravi difficoltà finanziarie della ditta che vinse l’asta per la ristrutturazione e adesso gli amministratori dell’Ipab cercano di trattare con la seconda classificata del bando.

Tuttavia i problemi non si limitano a quello, infatti l’intervento della Soprintendenza ai Beni Architettonici ha fatto richiesta di tutela per le capriate del tetto dell’edificio.
Questo porterà ad una variazione del progetto iniziale durante un incontro con i responsabili dell’ente. Il rischio è che se i lavori non partiranno per tempo l’Opera Pia non riceverà la seconda tranche del contributo datogli dalla regione.

La proroga, già ottenuta in passato, scadrà a settembre ma il contributo arriverà solo se i lavori proseguiranno. Insomma una lotta contro il tempo per riuscire a terminare questo progetto che regalerebbe agli abitanti di Gavi un nuovo nido.

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