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Settimane di esami di maturità ma anche di riflessioni sul futuro delle scuole acquesi. L’occasione è arrivata durante l’ultimo consiglio comunale di fine maggio quando i consiglieri di minoranza hanno sollevato alcune perplessità sul futuro delle medie. Tra le accuse rivolte al Sindaco lo sfratto esecutivo notificato alla scuola media “Monteverde”, ma attualmente sospeso con la garanzia del Comune di Acqui Terme che l’inizio del prossimo anno potrà partire regolarmente. Altra questione riguarda il progetto di un complesso unico per le scuole secondarie di primo grado che la sinistra acquese definisce “obsoleto e non funzionale rispetto all’attuale organizzazione in due istituti esistenti”. Gli esponenti di minoranza richiedono la revisione del progetto con la costruzione di altro edificio in zona San Defendente e la conseguente rimodulazione della scuola all’ex Borma. L’amministrazione comunale, in un recente comunicato stampa, ha precisato di voler coinvolgere tutti gli attori, opposizione compresa, per la costruzione dell’edificio scolastico. Ma il progetto è di fatto bloccato dalla Corte dei Conti a causa dello strumento finanziario scelto, il leasing in costruendo, che contrasta con i principi contabili del bilancio e del patto di stabilità. Il futuro della scuola è a rischio e proprio per questo si sono svolti alcuni incontri organizzati dai genitori e insegnanti della città. Si è parlato anche del tavolo tecnico che dovrebbe essere organizzato dal Comune per riportare il progetto, fermo da anni, alla possibilità di un inizio lavori con la riformulazione dei costi. Sull’argomento è arrivata un’importante riflessione di Augusto Vacchino che suggerisce di “non sprecare il progetto preesistente beneficiando così del contributo di 1 milione e 367 mila euro da parte della Regione”.

 

GG

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