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Il Sert di Alessandria nel 2013 ha sostenuto 275 alcolisti di cui 218 uomini, l’età media 45 anni

I più vulnerabili sono i giovani al di sotto dei 16 anni, donne e anziani

L’alcol è una sostanza tossica capace di indurre dipendenza superiore rispetto alle sostanze o droghe illegali più conosciute, oltre ad essere potenzialmente cancerogena. I dati dell’ISTAT indicano che circa il 75% degli italiani consuma alcol. Per conoscere la situazione del territorio alessandrino, ci siamo recati al Sert della città, al fine di raccogliere informazioni in merito all’affluenza ed ai vari tipi di servizi offerti. Veniamo a sapere che l’età media dei pazienti della struttura, per quanto riguarda problematiche legate al solo abuso di sostanze alcoliche, è di quarantacinque anni. I dipendenti del Sert di Alessandria, nel 2013, hanno offerto sostegno e cure a 275 alcolisti: 218 uomini e 56 donne. Alessandria offre un gruppo settimanale di sostegno condotto da psicologi ed altri operatori. Le persone più vulnerabili agli effetti delle bevande alcoliche sono i giovani al di sotto dei sedici anni,  le donne e gli anziani; ciò a causa di una ridotta capacità dell’organismo a metabolizzare l’alcol. Per quanto riguarda i giovani, è interessante capire che, più è precoce il primo contatto con l’alcol, maggiore è il rischio di abuso. Pertanto, è necessario sottolineare la presenza di un nuovo stile di assimilazione di bevande alcoliche diffuso tra i giovani: il binge-drinking, che consiste nell’abuso concentrato di alcol in singole occasioni (nei weekend, per esempio). È difficile riuscire ad identificare i problemi e le patologie collegate all’alcol e la dipendenza, perché i soggetti spesso negano, minimizzano, o non ammettono di avere un problema. Raccogliere quante più informazioni possibili da tutte le fonti a disposizione è di fondamentale importanza. Se i numeri fanno paura, è bene sapere che circa il 10% di tutti i tumori, il 4% degli omicidi, il 63% delle cirrosi epatiche e il 45% di tutti gli incidenti stradali è attribuibile, indirettamente o direttamente, al consumo di bevande alcoliche. Il Sert offre un servizio gratuito e di pronta accoglienza: non si necessitano prenotazioni e non vi sono liste d’attesa. Un’equipe dedicata, composta da psicologi, medici, educatori, assistenti sociali ed infermieri, ha il compito di seguire il paziente nella terapia, fornendo trattamenti che vengono costruiti sul caso specifico. La struttura accoglie anche i poliassuntori, ovvero coloro che, oltre ad avere una dipendenza da sostanze e droghe illegali, abusano di alcol. Per sfatare qualche mito: il vino non fa buon sangue, la birra non fa latte, l’alcol non aiuta la digestione, non rende sicuri, non dà forza e non è dissetante.

 
Giada Guzzon

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